eFootball, anteprima videogame per PS5 e Xbox Series X

Games / Editoriali - 25 July 2021 14:00

PES 2022 cambia nome e diventa free to play

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I, Tonya

Un cambio epocale investe la serie di Pro Evolution Soccer, dopo alcune vecchie promesse di vedere nel 2022 una versione pienamente next gen e il tempo che ha lasciato invece spazio ad una revisione totale del progetto, mostrata nella demo rilasciata gratuitamente durante lo scorso mese. Il beta test online, infatti, aveva presentato un gioco tecnicamente arretrato, quasi un titolo mobile per certi aspetti, una pessima impressione che ora viene declinata nel nuovo corso di PES, che dal 2022 cambia il nome in eFootball.

eFootball
La seconda grande novità risiede nella natura di eFootball, che abbandona la classica uscita annuale a pagamento e diventa free to play, liberamente scaricabile da tutti sin dal day one. Nel corso dei mesi verranno aggiunte modalità e contenuti, alcuni a pagamento mentre altri gratuiti, per una road map del gioco che coprirà l'intera stagione calcistica. Si inizierà dal 23 settembre con una versione preliminare, che vede la presenza delle maggiori squadre europee e sudamericane, per match in locale e successivamente online. I primi pacchetti ad arrivare saranno infatti indirizzati al multiplayer online a cui eFootball vuole avvicinarsi, soprattutto dopo il grande successo ottenuto nel mondo eSports dagli ultimi PES. Avremo così i Campionati Online dove i giocatori potranno sfidarsi con le squadre di club e ottenere la promozione nelle Divisioni (come accade già adesso) e la Modalità Team Building, una revisione del MyClub dove costruire la nostra squadra ideale (la versione made in Konami del FUT di Fifa), con calciatori presi da tutto il mondo e la possibilità di personalizzare tattiche, allenatore, divise, logo e nome del nostro dream team. Il focus online sembra quindi predominante, visto che la Master League non ha ancora una connotazione chiara né di come sarà né quando arriverà; la speranza è che possa permettere ai fan dell'offline di godere di un'esperienza quanto più possibile completa, quantomeno in linea con i precedenti PES, anche per quanto riguarda l'utilizzo dei File Opzioni nell'editor di gioco.
Un altro cambio importante risiede nel motore grafico del gioco, con l'abbandono del proprietario Fox Engine in favore dell'Unreal Engine 4, più scalabile e adattabile per le diverse piattaforme e console. Quanto questo sia un passo in avanti è però tutto da valutare, visti gli ottimi risultati raggiunti con il vecchio motore tecnico e l'inesperienza con il nuovo, ma soprattutto per la natura cross gen del prodotto, che vedrà addirittura delle versioni mobile del gioco, aspetto che preoccupa non poco i possessori di console, specialmente quelle next-gen. L'idea di abbracciare un pubblico quanto più ampio possibile rischia di snaturare la serie e di annichilirla verso una realizzazione tecnica trattenuta, mentre dal 2017 il brand aveva imboccato la via della simulazione e iniziato una risalita all'interno del genere. Konami, tuttavia, promette un maggiore realismo per quanto riguarda le animazioni, grazie all'implementazione del Motion Matching: il controllo palla e i dribbling hanno un numero quadruplo di interazioni rispetto al passato, sia in termini di uno contro uno che per quanto riguarda le animazioni dei giocatori, in funzione del posizionamento uomo-pallone.

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