WWE 2K19, recensione videogame per PS4 e Xbox One

Games / Recensione - 16 October 2018 14:00

Il wrestling di 2K Games all'appuntamento sul ring

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WWE 2K19 è il videogioco su licenza ufficiale della federazione americana di wrestling, ad opera di Yuke's e Visual Concepts e pubblicato da 2K Sports, un titolo solido e completo, che cerca di riprodurre fedelmente lo sport-spettacolo per eccellenza. Il gioco prosegue nella filosofia simulativa degli ultimi anni, una scelta che se da un lato penalizza spettacolarità e immediatezza, dall’altro restituisce un feeling molto vicino a quello reale, fatto di pesantezza e fisicità dei lottatori. Un roster che supera le cento presenze, il ritorno della modalità Showcase, una storia interessante e riscritta da zero, nuovi menù e una cornucopia di contenuti sono alla base del nuovo WWE 2K19. 

WWE 2K19

VIVERE IL WRESTLING IN WWE 2K19

Le novità più importanti riguardano proprio le modalità offerte, con un deciso potenziamento in termini di contenuti, al netto di gameplay e grafica migliorate ma non in maniera così rivoluzionaria. Si parte dalle Torri, piacevole e inaspettata introduzione, che vede piccole sfide, dalla difficoltà crescente, fare la loro comparsa nella serie WWE, sul modello di quanto già apprezzabile nei picchiaduro. Estremamente gradito è il ritorno della modalità Showcase, abbandonata dall’edizione 2015 con le vicende di Stone Cold Steve Austin, la storia interattiva che permetteva di rivivere i match del Rattlesnake texano. In WWE 2K19 si tornerà ad impersonare le gesta di un lottatore della World Wrestling Entertainment, nello specifico Daniel Bryan. Il barbuto wrestler viene qui sviscerato dalle sue origini, nell’intricato sottobosco di incontri e federazioni minori, sino alla vittoria del titolo mondiale. La sua vicenda, che ripercorre situazioni e match reali, viene poi interrotta dall’infortunio che lo ha costretto a ritirarsi, momentaneamente, e al suo ritorno sul palcoscenico. L’intera avventura, piacevole e divertente, è raccontata e inframmezzata da commenti dello stesso lottatore, oltre che da specifici obiettivi da soddisfare durante gli incontri, che scandiscono la progressione, e la riuscita, degli stessi.

La modalità Carriera è stata rivista in maniera pesante, con una progressione narrativa che ci ha sorpresi, abituati alle scialbe e banali scalate dei predecessori. Il nostro lottatore partirà infatti dai bassifondi del wrestling, da un piccolo furgone e dagli ultimi match di una federazione ormai al collasso finanziario. La nostra bravura attirerà le attenzioni della WWE, convincendola ad un provino e futuro contratto in mano a Triple H, con il quale avremo a che fare sin dalle fasi iniziali, all’interno degli spogliatoi. La progressione è interessante ed è supportata, per la prima volta nella serie, da un sistema di crescita, con punti esperienza accumulabili e un tabellone con vari rami da sbloccare, che permettono al nostro personaggio di potenziarsi sulla falsariga di quanto accade nei giochi di ruolo.

SUL RING CON WWE 2K19

Torna, come ogni anno, anche WWE Universe, dove decidere rivalità, match, pay per view e incontri validi per le cinture, con una libertà data al giocatore che può quindi plasmare il suo universo dentro e fuori il ring. Le tipologie di match coprono, come sempre, l’intera pletora di sfide reali, con nuovi e accattivanti menù, moderni e davvero splendidi da vedere, insieme ad un editor profondo, dove passare ore per riprodurre wrestler reali o invenzioni personali. Da segnalare lo sterminato roster di lottatori, più di cento, con riproposizione perfette, in termini estetici e di cura, con movenze, mosse e finisher, insieme ad ingressi scenografici e realizzati in maniera ormai impeccabile, forti di un motore grafico eccellente, ritoccato e migliorato rispetto allo scorso anno. Accanto ai wrestler attuali, sempre grande attenzione è stata posta nell’inserire decine di leggende del passato, più o meno recente, con nomi quali Rey Mysterio (bonus del pre-order), Batista, Andre The Giant, The Rock, Stone Cold, Ultimate Warrior, Kurt Angle e l’indimenticato Eddie Guerrero.

Accanto ad animazioni e presenza scenica di sicuro impatto, con un pubblico differenziato e reso maggiormente partecipe, il feeling dentro il ring si mantiene buono, con un’elevata dose di realismo e appagamento simulativo, con lottatori pesanti e fisici, anche se a volte sin troppo macchinosi e poco reattivi. L’introduzione tattica di maggior rilievo è Payback, due abilità a scelta prima dell’incontro che permettono, una volta caricate, di effettuare particolari mosse, spesso in grado di ribaltare le sorti di un match. Si avrà così la possibilità di avere una finisher extra, o di effettuare una mossa scorretta contro il nostro avversario, o ancora un recupero lampo e una sorta di trance agonistica che non fa sentire la stanchezza al nostro lottatore. Tale novità si muove nella medesima direzione di offrire quanto più da vicino possibile le emozioni e i ribaltamenti di un match reale, che spesso vive di momenti imprevedibili e teatrali.

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