Red Zone 22 miglia di fuoco con Mark Wahlberg.
Cinema / Recensione - 14 November 2018 12:15
In sala dal 15 novembre, per la regia di Peter Berg.
Mark
Wahlberg e Peter Berg tornano a collaborare, per la quarta volta, in una spy story virulenta. A
differenza dei titoli precedenti, Red Zone - 22 miglia di fuoco ha
una trama fittizia ed è il primo film di una nuova, già annunciata,
trilogia.
Inseguimenti, complotti, azioni paramilitari con armi e
modus operandi sofisticati: la caratterizzazione dei principali
personaggi coinvolti rimane subordinata, rispetto alla prioritaria spettacolarizzazione dell'action.
22 sono le miglia mortali, siamo in territorio indonesiano, che James Silva (Wahlberg) deve affrontare per portare in salvo Li Noor (Iko Uwais): Silva è un agente della CIA sotto copertura, Noor un informatore di alto profilo, costretto a ottenere l'asilo politico negli Stati Uniti.
Red zone - 22 miglia di fuoco, trama
Di Silva scopriamo un passato da bambino prodigio, rimasto orfano. Nell'ambito professionale, è il migliore, mentre ha un serio problema nel gestire l'attitudine aggressiva e anti-sociale del suo temperamento. Al suo fianco c'è la fidata collega Alice (Lauren Cohan), in conflitto con l'ex marito (interpretato da Berg in un cameo) riguardo all'educazione negata di una figlia minore.
Action da picchiaduro
Complessivamente, lo spettatore si ritrova sballottato in uno schema da picchiaduro, tutti contro tutti, con il superamento degli ostacoli e il passaggio al livello successivo. L'intreccio è confuso, certe dinamiche da spiegone secondarie, volutamente evitate.
Nel cast anche John Malkovich.
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