Recensione Uzumaki – Spirale il manga horror di Junji Ito
Uzumaki – Spirale è uscito in Italia grazie alla casa editrice Star Comics
Uzumaki – Spirale è la nuova miniserie in due parti pubblicata dalla casa editrice Star Comics. Il primo numero è uscito a marzo, mentre il secondo lo scorso 26 aprile. In questi due numeri c’è l’intera storia horror che l’autore Junji Ito, ha ideato, scritto e disegnato nel 1998.
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La trama racconta di una città immaginaria, Kurouzu, colpita da una terribile maledizione. Un giorno iniziano a verificarsi strani avvenimenti, il vento forma dei grandi mulinelli, gli steli dei fiori si attorcigliano su se stessi e le persone iniziano a perdere il senno fissando oggetti che formano delle spirali.
I due protagonisti sono Kirie e Shuichi. La famiglia di Shuichi viene colpita per prima da questa terribile maledizione e la morte sia del padre che della madre portano il giovane Shiuchi a temere per il resto degli abitanti della città. Le spirali iniziano a prendere il sopravvento sulla vita quotidiana e un abitante dopo l’altro ogni abitante è costretto a subirne la maledizione.
Il manga racconta la vita di una piccola città costretta a subire un atroce destino, le spirali prendono il sopravvento e perfino i corpi delle persone si distorcono a tal punto da diventare una massa informe. Le morti si susseguono una dopo l’altra e ognuna di essa porta con sé una terribile storia e un’atroce sofferenza. Prima il padre di Shuichi impazzisce fino a morire in una spirale, poi lo stesso destino tocca alla madre e anche il fumo dei loro corpi carbonizzati invade il cielo sopra la città formando una macabra spirale di morte. La storia horror che ci presenta l’autore Junji Ito è un insieme di paura e ansia. I fatti si susseguono in un crescendo di eventi sempre più assurdi. I disegni rispecchiano la cruda testimonianza dell’orrore del racconto e accompagnano il lettore all’interno di una città dove non c’è via di scampo e dove l’unica via d’uscita sembra essere la morte. La maledizione è legata ad ogni abitante della città e il solo fatto di essere nato a Kurouzu implica per ogni suo cittadino di essere travolto da una spirale.
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