Recensione film Tár
Cinema / Recensione - 08 February 2023 13:00
Tár è il film al cinema
La vita pubblica e quella privata non possono essere scisse, e così emerge Lydia Tár (Cate Blanchett). Lei è una pianista, etnomusicologa, compositrice americana, e prima direttrice capo donna della Filarmonica di Berlino. Le sue esibizioni riscuotono successo per la meticolosità con cui impartisce i movimenti.
La trama del film Tár
Lydia ha in progetto una registrazione dal vivo della Quinta Sinfonia di Mahler, e la pubblicazione di un libro, Tár on Tár. Ma quando scopriamo che la sua assistente, Francesca (Noémie Merlant) era l'ex amante, e che ora Lydia è sposata con Sharon Goodnow (Nina Hoss) - anche primo violino dell’orchestra - traspare il punto debole della protagonista. Lydia è una donna che non sa dividere il lavoro dalla sfera personale, e in un vorticoso circolo fa confluire l’uno nell’altra. Tale indivisibilità la conduce alla rovina.
La regia del film Tár
Il regista Todd Field racconta con lunghi piani sequenza e momenti descrittivi eccessivamente prolissi, il percorso professionale di Lydia: come quando lei tiene una masterclass, accusando uno studente pangender a non essersi interessato a compositori cisgender bianchi come JS Bach. Qui pare in contraddizione con se stessa, perché se da un lato incoraggia gli studenti a guardare oltre le differenze superficiali e concentrarsi sulla musica, dall’altro è proprio lei a non realizzare tale cesura.
Ciò la conduce a delle accuse di favoritismo: dopo aver rimosso dall’orchestra una donna, Krista (Sylvia Flote) - con cui ebbe una relazione - la giovane si uccide, e i genitori intendono farle causa. La stessa orchestra è consapevole dei favoritismi applicati da Lydia, che assume anche un comportamento violento nei confronti delle giovani musiciste.
Più labile è il momento in cui Lydia deve depositare in tribunale, perché si ipotizza che il suo comportamento abbia portato Krista al suicidio. Il regista Field, infatti, è troppo impegnato a maneggiare i contrasti del suo personaggio, per accorgersi della frettolosità di alcuni passaggi narrativi.
Il cast del film Tár
La verve sessuale di Lydia pare essere l’unico motivo della sua capacità di mettersi nei guai, tanto da essere poi rimossa dal ruolo di direttore d’orchestra. Ma il regista è quasi ammalato dalla sua protagonista, interpretata in maniera furente da Cate Blanchett - per il cui ruolo ha vinto la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia - che offre venature contrastanti: dalla fragilità alla spossatezza, dalla voracità al pentimento. Così si spiega la prolissità della pellicola - della durata di 158 minuti - e che deve amplificare i singoli dettagli di Lydia per mostrarli al pubblico, anche in maniera ampollosa. Nel cast oltre a Nina Hoss - apparsa ne Il segreto del suo volto e nella serie tv Jack Ryan 3 - ci sono anche Julian Glover (L'Impero colpisce ancora, Harry Potter e la camera dei segreti) e Allan Corduner (Il gladiatore, Operation Finale). Su tutto svetta la musica di Hildur Guðnadóttir - vincitrice dell’Oscar per Joker - che ha anche pubblicato il concept album Tár, con sue musiche insieme a quelle di Gustav Mahler, Edward Elgar e Johann Sebastian Bach.
Todd Field - che ha diretto solo due film, In the Bedroom (2001) e Little Children (2006) - racconta come il potere femminile sia vorace, e che proprio le pulsioni private sono impossibili da controllare e degenerano, pure se producono grande arte.
La data di uscita del film Tár
Il film Tár esce nelle sale cinematografiche italiane dal 9 febbraio 2023. È candidato agli Oscar 2023, come miglior film.
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