Recensione film Sherlock Gnomes, due gli inediti di Elton John
Cinema / Recensione - 12 April 2018 08:00
Il sequel di Gnomeo e Giulietta, in sala dal 12 aprile.
Dopo Gnomeo e Giulietta (2011), anche il detective creato da Arthur Conan Doyle si aggiunge al cast dei nani da giardino protagonisti del primo film. Sherlock Gnomes è la pellicola di animazione in CGI che, come quella precedente, può contare su Elton John come co-produttore e curatore della colonna sonora con due inediti presentati in esclusiva.
Nella
sequenza iniziale, vediamo Sherlock Gnomes e il bistrattato Dr. Watson
sconfiggere Moriarty, la mascotte pasticcera, nonché antagonista
principale dell'investigatore.
Nel frattempo, Gnomeo e Giulietta
giungono a Londra in un magnifico giardino che dovranno preparare per
l'imminente inaugurazione primaverile.
Tuttavia,
i nani cominciano a scomparire tutti, uno a uno. Solo Sherlock Gnomes
può risolvere il mistero: insieme a Watson, Gnomeo e Giulietta, seguirà gli indizi. Un primo twist della storia arriva con un gargoyle che acchiappa Gnomeo, mentre Watson
rimane apparentemente ucciso dalla creatura.
Ora
spetta a Sherlock Gnomes e Giulietta il compito di dover risolvere il mistero delle scomparse dei nani da giardino.
Sherlock
Gnomes presenta una ricchezza di dettagli esilaranti: dai teatrini illustrati nella mente razionale del detective al travestimento da scoiattolo in Hyde Park. Oppure all'escamatoge dei nani prigionieri, nel distrarre
uno dei loro aguzzini, approfittando del suo debole per le fiabe e il
teatro.
Anche se brillante sulla carta, l'idea non ha funzionato. Se
Gnomeo e Giulietta è stato un imprevisto campione di incassi,
questo sequel si è rivelato un flop al box office.
Quello che non
funziona di Sherlock Gnomes è il fatto di strizzare
l'occhio sia a un pubblico young adult, che a un pubblico di bambini.
Non soddisfa le caratteristiche di una favola per adulti, nè per fanciulli.
In
lingua originale, il film ha un cast di doppiatori d'appeal: Johnny
Depp, Chiwetel Ejiofor, James McAvoy, Emily Blunt e Mary J. Blige.
Le
scelte del doppiaggio italiano - l'accento meridionale per i
Capuleti, quello settentrionale per i Montecchi - non si sono
rivelate particolarmente felici. E per Sherlock Gnomes si aggiungono altre connotazioni dialettali.
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