Recensione film DC Comics, Justice League

Comics / Recensione - 16 November 2017 07:00

Justice League e l’arte di salvare il mondo contro ogni genere di contaminazione accomuna gli eroi mitologici dell’universo DC Comics nel film diretto da Zack Snyder

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Attore Carlo Verdone - video

Justice League è il film tratto dall’omonima serie a fumetti che unisce alcuni degli eroi più importanti della DC Comics in una trama che ha il prevalente scopo di presentare i personaggi al grande pubblico. L’inizio di una nuova ed attesa saga dove l’inevitabile esigenza di calare i protagonisti nella storia e di presentarli allo spettatore sembra togliere brio alla narrazione che tuttavia si sviluppa in una trama spettacolare dal vezzo mitologico. Wonder Woman e compagni sono proiettati sul campo di battaglia dove s’intrecciano tematiche ambientaliste ed esigenza di socialità fino ad un invito all’audacia. Le aliene contaminazioni imporranno una risolutiva e condivisa quanto visiva armonia, in un contesto nel quale il vero nemico è rappresentato dai limiti ai quali espone la paura intrinseca nell’individuo.

La regia ha organizzato gli elementi narrativi puntando sugli aspetti spettacolari, esaltando principalmente le sequenze epiche, supportata da una fotografia suggestiva e vivida di Fabian Wagner. Il regista Zack Snyder ha amalgamato è fatto confluire diversi personaggi in una narrazione lineare puntando sugli effetti speciali e sugli elementi essenziali della vicenda, solo in parte supportato da una sceneggiatura essenziale che a tratti sembra inevitabilmente sommaria. L’organizzazione degli elementi narrativi che riguardano i vari personaggi possono apparire espressi con sufficienza. Difficoltà probabilmente dovuta ad esigenze tempistiche relative a protagonisti provenienti da contesti comics differenti e variegati.

Se poniamo attenzione ai personaggi coinvolti in questo nuovo lungometraggio, scopriamo che non tutti hanno la stessa capacità di ammaliare lo spettatore. Ciò non poteva essere altrimenti, visto che Justice League rappresenta solo uno dei tanti capitoli che coinvolgono l’evoluzione degli eroi DC Comics sul grande schermo. Un’evoluzione che deve essere valutata anche in relazione ai film già usciti ed a quelli previsti nei prossimi anni, inerenti ai personaggi individualmente considerati. Tuttavia, volendo analizzare la collocazione dei medesimi personaggi nella trama dell’attuale e nuovo film, scopriamo che Wonder Woman (Gal Gadot) rappresenta certamente il fiore all’occhiello della nuova squadra di supereroi, presentata anche con maggiore efficacia rispetto all’omonimo lungometraggio del 2017. Deludente invece sembra essere il ruolo di Batman (Ben Affleck) che appare eccessivamente ridimensionato rispetto ai precedenti capitoli, diventato ormai un personaggio di supporto. Superman (Henry Cavill) vive dei riflessi del passato in un risveglio necessario solo in parte pleonastico, essenziale forse per i prossimi capitoli della saga. Mentre Aquaman (Jason Momoa) verrà probabilmente approfondito nel prossimo film in programma nel 2018. Appaiono invece interessanti i personaggi relativi a Flash (Ezra Miller) e Cyborg (Ray Fisher), anche questi da sviluppare nei prossimi anni con i film attesi per il 2020. Nonostante tali limiti, personaggi del calibro di Wonder Woman, Batman e Superman rappresentano sempre un sicuro successo come è evidente anche in Justice League.

Le tematiche sviluppate e sottese alla trama sono invece estremamente interessanti nella loro semplicità. Rimandano ad aspetti ambientalisti laddove la tetra minaccia aliena viene spazzata via da un’armonia conciliante. La stessa armonia che i personaggi del film trovano nella scoperta del lavoro di squadra e nella capacità di aprirsi al mondo esterno, un invito alle generazioni di non rimanere eccessivamente focalizzate su proprio ed esclusivo mondo. Accanto a tali aspetti troviamo il concetto di paura inteso come limite e minaccia della collettiva. Una paura che alberga nell’attuale società afflitta dalla minaccia del terrorismo e che corrode l’animo dell’uomo ed aliena l’individuo. In questo senso Justice Leugue esprime un messaggio positivo, un invito a non essere vinti dal timore prima ancora d’essere sconfitti dalle circostanze.

Justice League propone l’inizio di una nuova saga che nel suo primo episodio esprime una narrazione a tratti epica, amena, che si sviluppa senza annoiare lo spettatore con sequenze di assoluta spettacolarità, dilettevole.

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