Recensione film Captain Phillips, Tom Hanks nella reale storia di un attacco pirata
Cinema / Recensione - 31 October 2013 07:00
Recensione film Captain Phillips, attacco in mare aperto (2013). Tom Hanks veste i panni di Richard Phillips, capitano della nave Maersk Alabama che nel 2009 ha subito un attacco da parte di un gruppo
Trama: è una mattina come tante altre quando Richard Phillips (Tom Hanks), capitano della nave cargo Maersk Alabama, s’imbarca per condurre il suo equipaggio al largo delle coste somale, dove lo stava attendendo il proprio destino. La nave viene attaccata da pirati somali e nonostante gli sforzi del capitano Phillips, riescono a salire a bordo ed a rapirlo con il fine di richiedere un riscatto. L’unica speranza di salvezza che ha il capitano è costituito dall’intesa e dal legame che riesce ad instaurare con il suo antagonista somalo a capo dei pirati, Muse (Barkhad Abdi).
Captain Phillips attacco in mare aperto è l’adattamento cinematografico dell’autobiografia di Richard Phillips, che nella primavera del 2009 ha fronteggiato in mare aperto un gruppo di pirati con la sua nave da carico, poi salvato dall’intervento del gruppo scelto Navy Seals. Il libro è stato scritto con la collaborazione di Stephan Tatty ed è stato pubblicato nel corso del 2010, dal titolo Captain\'s Duty: Somali Pirates, Navy SEALS, and Dangerous Days at Sea.
Una storia distante dalla figura del pirata che è ormai entrata a far parte dell’immaginario collettivo e riferibile ad alcuni film celebri come la saga Pirati dei Caraibi. Una narrazione reale e drammatica che contrappone la precarietà e le preoccupazione degli ostaggi, legati all’incertezza per la propria sorte, alla complessità dei rapporti umani che inevitabilmente s’instaurano in una storia del genere che si lascia dietro una scia di tensione palpabile. La speranza viene utilizzata come il motore delle emozioni che si celano dietro ogni piccola conquista. Conquiste piccole che possono costituire grandi passi in avanti per stabilire quel legame che potrebbe salvare la vita delle persone coinvolte. Una storia fatta anche di povertà e miseria che stringe in una morsa i protagonisti e spinge gli stessi ad azioni estreme e disperate.
La sceneggiatura presenta una narrazione diretta ed efficace che permette all’utente di entrare subito in contatto con il protagonista, con i suoi affetti e con il suo modo d’essere. Tom Hanks si destreggia bene nel ruolo dell’eroe comune accompagnato nel cast da Catherine Keener, nelle vesti della moglie del capitano. La regia di Paul Greengrass coglie con profondità ogni aspetto del dramma restituendo allo spettatore una narrazione scorrevole, a tratti rallentata dell’inevitabili soffermarsi su taluni aspetti della vicenda ma comunque si sviluppa piacevolmente, mantenendo una elevata tensione per quasi tutto il film. Un film di grande impatto e nel quale l’intervento militare resta comunque sullo sfondo di una vicenda umana che coinvolge lo spettatore.
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