Recensione 2 gran figli di..., un cast d'eccezione per una commedia strampalata
Cinema / Recensione - 28 February 2018 08:55
Ed Helms, Owen Wilson, Glenn Close, J. K. Simmons e Christopher Walker diretti da Lawrence Sher in “2 gran figli di...”.
“2 gran figli di...” (“Father Figures”) è il road movie con Ed Helms e Owen Wilson in uscita nelle sale italiane giovedì, primo marzo. La regia è nelle mani di Lawrence Sher.
Peter
(Helms) e Kyle (Wilson) sono fratelli gemelli, diversi per sembianze e
carattere. Peter è quello responsabile e soffre per il rapporto
difficile con il figlio; Kyle è il belloccio con una sana dose di
strafottenza, quando sente odore di complicanze.
Al
matrimonio della madre (interpretata da Glenn Close), Peter scopre di
avere un padre vivo e vegeto, mentre insieme a Kyle, è cresciuto con l'ombra
di un padre defunto.
Tuttavia, l'esuberante madre non è di gran
aiuto ricordando una giovinezza piuttosto spensierata, targata Anni
Settanta: invece dei molti spasimanti, si accende canticchiando gli
evergreen dance dell'epoca.
Peter decide di intraprendere un
viaggio, accompagnato dallo scettico fratello, alla ricerca del padre
biologico partendo da un indizio di mamma Helen: il campione di
football, ormai in pensione, Terry Bradshaw (nella parte di se stesso).
Altri potenziali candidati sono un inquietante
investitore finanziario (J. K. Simmons) e uno strampalato veterinario
(Christopher Walken).
Alla fine, le origini della nascita di Peter e
Kyle diventano ancora più incerte; anche Helen non è la
madre biologica dei gemelli.
“2 gran figli di...” ha la premessa di una storia drammatica, la ricerca di un padre, che trattata in una commedia con una sceneggiatura pigra, si tramuta in un brutto film.
Le
sequenze sono lunghe, grazie a un montaggio inesistente. I dialoghi
adolescenziali. La trama è piatta per tre quarti del film, tranne
qualche sporadica scena.
Curioso sarebbe capire come un cast
d'eccezione (compreso l'attore e rapper Katt Williams, protagonista di una delle rare gag divertenti) sia stato
convinto a partecipare a una commedia tanto fiacca, quanto
noiosa.
Non c'è mistero, invece, sulla bocciatura da parte di
critica e pubblico oltreoceano all'uscita del film in dicembre.
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