Rachel con Sam Claflin e Rachel Weisz, dal romanzo di Daphne du Maurier
Nelle sale da giovedì 15 marzo, Rachel: nel cast anche Pierfrancesco Favino.
Roger Michell porta sul grande schermo la trasposizione cinematografica di Mia cugina Rachel (1951), romanzo di Daphne du Maurier. Già negli Anni Cinquanta, all'uscita del libro dell'autrice londinese, Hollywood si interessò all'opera producendo un primo film che fece guadagnare a uno sconosciuto Richard Burton una prima nomination agli Oscar, come Miglior attore non protagonista.
Philip, interpretato da Sam Claflin, è un orfano cresciuto dal cugino Ambrose. Non ci sono ombre di surrogati materni nella grande tenuta in Cornovaglia. Tuttavia, quando Philip, ormai un giovane uomo, finisce gli studi e torna alla sua terra, ammette che quello è l'unico posto al mondo in cui vuole vivere. Non gli interessano i libri, le città, i discorsi brillanti.
Schede
Il suo ritorno coincide con il matrimonio di Ambrose con Rachel. Quel cugino, considerato come un padre, è in Italia e comunica con Philip attraverso lettere che diventano sempre più allarmanti. Ambrose muore in circostanze misteriose. La sua ultima missiva è frutto di una mente farneticante per la malattia o la sua morte è collegata all'avida moglie?
Philip crede alla seconda ipotesi. Giura vendetta per lo sfortunato cugino. Da una parte c'è l'ambigua figura dell'avvocato di Rachel (Pierfrancesco Favino), dall'altra il padrino e curatore dell'eredità di Philip con la figlia Louise, innamorata del giovane in procinto di ereditare una fortuna.
L'arrivo della cugina Rachel (Rachel Weisz), così bella, colta e intelligente, seminerà scompiglio: tanto nella routine della comunità rurale, quanto nel cuore di Philip.
Chi è davvero questa affascinante donna, esperta preparatrice di tisane salutari? Appare perfetta, una donna abituata all'indipendenza e compassionevole verso i bisognosi, mentre dall'oltreoceano, a qualcuno, giungono chiacchiere sul suo conto affatto rassicuranti.
Rachel è ambientato in epoca pre-vittoriana. Il film esordisce avvolto in un'atmosfera di suspence che, tuttavia, non ha la tenuta di una trama di Hitchcock. Paesaggi suggestivi sorreggono una trama in cui echeggiano riconoscibili dinamiche letterarie del tempo. Le protagoniste femminili si specchiano nella mentalita di alcune eroine di Jane Austen o delle sorelle Bronte.
© Riproduzione riservata
Potrebbe Interessarti
Recensione film Gli anni del Prog
Un documentario dedicato al rock progressivo degli anni Settanta, un genere fondamentale per la storia della musica ital
Recensione film Zootropolis 2: il sequel della Disney Animation supera i confini visivi
Dimostrando che il primo film non era un caso isolato, la Disney si lancia in una seconda divertente avventura
Recensione film Hamnet: Metamorfosi nella vita di Shakespeare, con Paul Mescal e Jessie Buckley
Essere o non essere: la regista Chloé Zhao risponde sì con la storia che ha ispirato il capolavoro di Shakespeare Amlet
Libro Tailored Realities
la nuova raccolta di racconti di Brandon Sanderson sospesa tra fantasy e fantascienza
Recensione serie tv thriller Il cuculo di cristallo dal bestseller di Javier Castillo
Disponibile su Netflix
Recensione Now You See Me: Now You Don't: il film fatica a incantare il pubblico
L'ultima fase dei magici anticonformisti si basa su banali trucchi di magia per tirare fuori il coniglio dal cilindro
Recensione k-drama Non stare a guardare con Jeon So-nee e Lee You-mi dal romanzo di Hideo Okuda
Disponibile su Netflix
Recensione Film The Running Man, dal romanzo di Stephen King al grande schermo
In uscita anche in Italia, l'atteso remake del cult anni '80 con Schwarzenegger
