Monster Hunter World, recensione videogame per PS4 e Xbox One
Games / Recensione - 01 February 2018 14:00
Monster Hunter World è l'hunting game di Capcom, dove caccia ed esplorazione sono le fondamenta di un enorme mondo fantasy
Monster Hunter World è il videogioco sviluppato da Capcom, il capitolo definitivo per console casalinghe della famosa saga hunting game, dopo gli ultimi episodi dedicati ai portatili Nintendo. Il lavoro della software house giapponese è un enorme contenitore di tutti gli aspetti della serie, con un vasto mondo da esplorare insieme ad altri cacciatori, una trentina di diverse prede e un’infrastruttura online solida e piena di contenuti. Dopo un paio di Beta che hanno permesso a diversi giocatori di avvicinarsi per la prima volta al titolo, saggiandone le qualità, il gioco arriva nei negozi con un grande carico di aspettative e una community storica, enorme e appassionata.
La trama di Monster Hunter World poggia il suo fascino sul senso di scoperta, di leggende e imprese di cacciatori, di cui noi siamo parte integrante. Il respiro della storia è pienamente fantasy, con un mistero, interrogativo da sviscerare, mentre i nostri sogni sono in viaggio verso nuove avventure sui vascelli della Quinta Flotta. La nostra destinazione è il Nuovo Mondo, il compito è quello di scoprire il motivo della migrazione dei Draghi Anziani verso le nuove terre, cosa li abbia spinti a solcare gli oceani e abbandonare il vecchio Continente.
Il gameplay di Monster Hunter World è strutturato attorno alla caccia di enormi bestie, partendo da piccoli “dinosauri” a titanici draghi secolari, con una differenza marcata in termini di strategie, armi e armature da dover utilizzare. Seguire le orme della preda, studiare l’ambiente e le opportunità che offre, capire i punti di forza e debolezza dell’avversario sono gli aspetti fondanti su cui si basa la saga. Gli scontri, insieme alla creazione di oggetti, rappresentano la parte centrale dell’esperienza di gioco, che può essere affrontata da soli oppure in cooperativa online, sino ad un massimo di quattro giocatori. L’esperienza che ne deriva è fondamentalmente diversa, con un maggior divertimento, gioco di squadra e coordinazione che risultano preponderanti in multiplayer, vero punto focale di Monster Hunter. La storia principale ci mette di fronte a diverse missioni ben congeniate, legate tra loro, con un senso di progressione molto forte e ben strutturato, che immerge il cacciatore in un mondo pensato appositamente per lui. Le missioni secondarie e gli incarichi arricchiscono la trama di gioco, con sfide a tempo e spedizioni che ci vengono fornite dai personaggi non giocanti all’interno della mappa di gioco. La crescita passa dall’esperienza accumulata alla raccolta e creazione di armi e armature, ognuna con un set di mosse dedicato e bonus attivi e passivi.
La grafica di Monster Hunter World è il punto più alto raggiunto dalla serie, con uno sviluppo dedicato esclusivamente alle console casalinghe PS4 e Xbox One. Il passo avanti rispetto ai capitoli passati è innegabile, con una vastità e caratterizzazione del mondo splendida, per elementi dello scenario e libertà di gioco. La componente esplorativa, centrale nel titolo, viene sublimata da cacce e missioni che portano a visitare anche i luoghi più selvaggi e pericolosi della mappa, con sezioni all’aperto, nella folta vegetazione, e caverne che nascondono insidiose prede. Il design riporta alla mente i fasti dell’era giapponese andata persa nella scorsa generazione, con personaggi morbidi nei contorni e nella fisionomia, bellissimi scorci paesaggistici sospesi tra realtà e sogno, e una pletora di dinosauri e draghi diversi nell’aspetto e caratteristiche. Il grande lavoro di modellazione delle prede conta circa una trentina di animali, da cacciare e affrontare sempre in modo differente, con scontri che durano anche decine di minuti per essere portati a termine. Nella versione PS4 Pro, il gioco dispone inoltre di due differenti modalità grafiche, potendo scegliere tra una risoluzione maggiore, che porta ad un beneficio grafico, oppure puntando alla fluidità, con un frame rate più alto e stabile.
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