Call of Duty: Black Ops 4, recensione videogame per PS4 e Xbox One
Games / Recensione - 18 October 2018 14:00
Call of Duty si fa in tre: Battle Royale, Multiplayer e Zombi
Call of Duty Black Ops 4 è lo sparatutto in prima persona sviluppato da Treyarch e pubblicato da Activision, il primo capitolo della serie ad introdurre una modalità Battle Royale e ad abbandonare la classica Campagna in single-player. Il nuovo corso totalmente incentrato sul multiplayer, già intuibile dagli ultimi episodi profondamente strutturati attorno a decine di modalità online, risulta ad oggi il più completo e solido dell’intera industria videoludica, con una pletora di possibilità ludiche e un impianto ereditato dagli ultimi capitoli della serie. L’introduzione della modalità Battle Royale sembra essere una decisa spallata a fenomeni qui PUBG e Fortnite, legati solo in parte al gameplay e molto al trascinamento mediatico di youtuber e streamer su Twitch. Call of Duty vuole così riprendersi lo scettro di Re del multiplayer online, con meccaniche profonde e ben bilanciate, che configurano una solidità ben al di sopra di qualsiasi altro prodotto recentemente uscito.
IL GAMEPLAY DI CALL OF DUTY: BLACK OPS 4
L’abbandono della Campagna single-player è da ricercare sia nella spiccata vena multigiocatore degli ultimi Call of Duty, giocatissima e con milioni di utenti attivi, e un contraltare rappresentato da storie, con Black Ops III e Infinte Warfare, prive di mordente e idee interessanti, con una percentuale davvero bassa di giocatori a completare la main quest. Il nuovo indirizzo muove quindi anche le nuove fila del gameplay, che abbandona le corse sui muri e i jetpack di Black Ops III, con dinamiche maggiormente ancorate a terra, senza quella verticalità e velocità folle, sin troppo fantasiosa, delle ultime apparizioni (escludendo WWII).
Rimane molto simile al passato il time to kill, mentre il sistema di cura avviene manualmente, attraverso un’abilità, tenendoci così fuori dal combattimento per alcuni secondi, se non vogliamo rischiare di morire anzitempo. Le diverse classi possono essere personalizzate come in passato, con una cornucopia di elementi estetici, armi ed equipaggiamenti, con la possibilità di scegliere dieci differenti perk con cui personalizzare a nostro gusto e piacimento la classe scelta. Inoltre Black Ops 4 vede l’aggiunta degli specialisti, con dieci abilità tra cui decidere la nostra mossa speciale ricaricabile, insieme ad una seconda dall’utilizzo più frequente ed immediato. Il gameplay si mantiene sempre veloce, spettacolare, solido e ben bilanciato, con una rinnovata commistione tra passato e futuro, grazie a un ritmo più umano, slegato da futuristiche corse su muri e in verticale, unito ad una freschezza di contenuti in linea con le produzioni moderne.
IL BATTLE ROYALE E IL MULTIPLAYER DI BLACK OPS 4
La novità più importante è l’introduzione della Battle Royale, qui denominata Blackout, una modalità che racchiude cento giocatori all’interno di una mappa che va a restringersi gradualmente, mano a mano che i contendenti diminuiscono, fino alla resa dei conti finale. Il focus è indirizzato verso lo scontro diretto e su tattiche di combattimento e approccio al match, senza la costruzione di fortificazioni che diluiscono l’esperienza di produzioni quali Fortnite. Call of Duty Black Ops 4 si concentra quindi sulla parte prettamente shooting, senza distrazioni o altre velleità, presentandosi come il battle royale più massiccio, solido ed equilibrato all’interno dell’industria gaming.
Per quanto riguarda la componente Multigiocatore tornano le diverse modalità tipiche della serie, insieme ad alcune piacevoli novità, come Heist, in cui bisogna recuperare una valigetta piena di soldi e portarla al sicuro, o Control, dove vanno occupati due differenti obiettivi, all’interno dello scenario, prima della fine del tempo. Le sedici differenti mappe sono in parte riprese dai precedenti capitoli, più alcune new entry, mentre la realizzazione tecnica non ha beneficiato di particolari miglioramenti, con un prodotto sì ancorato ai 60 frame al secondo, estremamente fluido e veloce, ma con texture e una cosmesi generale non molto dissimile dagli ultimi capitoli.
Torna infine l’iconica modalità Zombi, con ben tre distinte Campagne, costruite attorno a storie e ambientazioni originali, in partite da quattro giocatori contro orde di zombie comandati dal computer. I tre percorsi narrativi condividono il medesimo gameplay, fatto di concitate sparatorie contro i non-morti, tra upgrade di armi e equipaggiamenti, carte sbloccabili e la necessaria cooperazione per arrivare sino alla fine del giro. Le tre grandi mappe sono così ambientate in scenari differenti: abbiamo l’Antica Roma denominata qui IX, fatta di tigri e gladiatori in versione zombie, il Titanic in Voyage of Despair, piena di demoni e non-morti, ed infine un ispirato ritorno della mappa Mob of the Dead apparsa in Black Ops II, nella prigione di Alcatraz di Blood of the Dead. E’ bene specificare che tutte le modalità sono giocabili anche offline, in multiplayer locale e tramite split-screen, con il giocatore che può competere contro altri BOT o amici, tranne per Blackout, dove serve necessariamente una connessione online.
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