Bad Moms: recensione del film, rivalsa adolescenziale di tre mamme adulte

Cinema / Recensione - 12 October 2016 13:00

Mila Kunis, Kristen Bell e Kathryn Hahn, dirette a quattro mani da Jon Lucas e Scott Moore, sono il gruppo di mamme che esplode contro la volontà imposta loro di essere delle perfette donne di

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Bad Moms – Mamme molto cattive è una commedia irriverente che riflette sulla condizione della mamma odierna, subordinata alle esigenze dei figli e della società. Diretto dalla coppia Jon Lucas e Scott Moore, il film vede tre protagoniste d’eccezione, Mila Kunis, Kristen Bell e Kathryn Hahn.

Mila Kunis è Amy, una madre-donna in carriera che oltre a dover badare alla sua famiglia, deve anche lavorare per necessità economiche, Kristen Bell è Kiki, una casalinga disperata e solitaria, Kathryn Hahn è Carla, una mamma-single sui generis, sono loro le Bad Moms che daranno una svolta alla loro esistenza esplodendo in una vera e propria rivolta tutta al femminile. Quando Amy si renderà conto che non ne può più di tentare di essere la madre perfetta, si riunirà con Kiki e Carla per ribellarsi proprio contro quelle mamme che vogliono che la perfezione dilaghi a tutti i costi e, instaurando una faida dal sapore liceale, la guerra avrà inizio a colpi di festini e “sommosse”.

Mila Kunis, la straordinaria antagonista nel dramma psicologico Il cigno nero, è chiamata ad interpretare un ruolo diametralmente opposto, in quanto in Bad Moms è protagonista di un lungometraggio che guarda alla teen comedy di stampo liceale, aggiungendo la variante di protagonisti appartenenti a quella che dovrebbe essere la maturità. Divenendo leader di un affiatato piccolo gruppo di mamme ribelli, la Amy di Mila Kunis è sostenuta quindi da Kathryn Hahn e Kristen Bell, rispettivamente rappresentanti il diavolo e l’acqua santa, gli opposti che si alleano per raggiungere il comune obiettivo della libertà dalla perfezione.

Jon Lucas e Scott Moore, autori dello script di un’altra commedia dallo stesso stampo irriverente quale Una notte da leoni, dirigono un film interamente al femminile dove, guardando alle mature protagoniste ormai madri di famiglia, si scorge dietro la facciata di persone adulte e responsabili quella stessa incoscienza e superbia tipica del mondo adolescenziale. Amy, Kiki e Carla sono infatti quasi costrette a tramutarsi in Bad Moms per contrastare l’avanzata delle vere mamme cattive ed altezzose, le tre esponenti dell’Associazione Insegnanti-Genitori, capitanate da Gwendolyn (Christina Applegate) e dalle sue tirapiedi Vicky (Annie Mumolo) e Stacy (Jada Pinkett Smith), un trio in antagoniste tipico delle commedie adolescenziali.

Bad Moms può anche essere paragonato ad un’altra commedia scomoda recentemente in sala, Le sorelle perfette. Oltre a notare il gioco di parole che si viene a creare, infatti ne Le sorelle perfette risalta all’occhio l’aggettivo “perfette” che si viene a scontrare con la condotta delle due sorelle protagoniste ed è proprio l’aggettivo da cui rifuggono le tre “mamme perfette” di Bad Moms, in entrambi i film si decide di buttarsi alle spalle ciò che si era dando feste e riappropriandosi di quella libertà di quando si era adolescenti, spensierati e senza responsabilità, per un lungometraggio, Bad Moms, che non si discosta dalle commediole trattanti lo stesso argomento di rivalsa, ma offre il punto di vista privilegiato di tre mamme nella rivolta.

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