Angry Birds: recensione del film in cui ritmate gag danno corpo ai personaggi del videogioco
Cinema / Recensione - 15 June 2016 08:00
Jon Vitti e Mikael Hed danno vita ai bidimensionali personaggi del videogioco Angry Birds nel film omonimo, conferendo loro quel carattere vincente di credibili eroi che combattono contro dei buffi an
Angry Birds muove dal videogioco, e quindi dal piccolissimo schermo di computer, tablet e dispositivi mobili, per approdare sul grande schermo con una simpatica sceneggiatura scritta da Jon Vitti e Mikael Hed, nonché diretta a quattro mani da Fergal Reilly e Clay Kaytis.
La trama del film dedicato agli Angry Birds si incentra su un improbabile eroe, un uccello dal caratteristico sopracciglio nero pronunciato e dal folto piumaggio rosso fuoco di nome Red. Incapace di intessere relazioni con gli altri uccelli abitanti di Bird Island, Red è l’emblema di cosa significhi essere uno degli Angry Birds. Il suo temperamento fuori dagli schemi rispetto agli altri pacifici uccelli lo conduce infatti a dare sfogo ad una rabbia incontrollata nei confronti di colui che ha provocato il sentimento di collera, motivo per il quale gli viene imposto di seguire un corso per imparare a controllare la sua ira. In questo nuovo ambiente Red farà la conoscenza di altri peculiari uccelli, quali il rapidissimo Chuck e l’esplosivo Bomb, e con i suoi nuovi amici dovrà presto porre rimedio ad una pericolosa minaccia approdata su Bird Island sotto mentite spoglie pacifiche. Un giorno infatti dei buffi maiali verdi giungeranno sull’isola, presentandosi come fautori di nobili intenzioni, prima tra tutte quella di stringere amicizia. Rivelato poi il reale motivo della loro visita, ossia la volontà di rubare le gustose uova ai poveri uccelli, i maiali si scontreranno con i furiosi volatili, dei veri Angry Birds pronti a tutto pur di riconquistare le loro preziose uova.
Angry Birds nacque nel non troppo lontano 2009 per volontà della Rovio Mobile di dare vita ad un videogioco adatto a tutte le età, dove lo scopo presentato fosse quello di colpire i tondeggianti maiali verdi potendo lanciare con una fionda colorati uccelli, ognuno con abilità diverse da mettere in atto. Tenendo fede all’obiettivo cardine del videogioco, anche il film dedicato agli Angry Birds si rivolge a tutte le età e gioca con dei personaggi che presentano le stesse caratteristiche evidenziate nel videogame, ma adattate ed amplificate a livello audiovisivo per rispondere alle esigenze del lungometraggio.
E allora Chuck, il velocissimo e minuto uccello giallo, è un volatile che non solo sfoggerà la sua rapidità per entrare nella fortezza dei maiali verdi per aiutare Red, come mostrato in una spassosa scena di Angry Birds dove Chuck percorre diverse stanze scampando a diversi pericoli in pochi secondi, ma parlerà e si comporterà tenendo presente il suo caratteristico dinamismo prorompente in ogni situazione che lo vedrà co-protagonista.
Fergal Reilly e Clay Kaytis, dunque, inscrivono i personaggi realizzati dalla penna di Jon Vitti, con il supporto di Mikael Hed, in un ambiente che richiama quello ludico, conferendo però maggior spessore ad una trama che supporta le origini degli Angry Birds, volendo rispondere alla domanda: perché gli uccelli vengono definiti “arrabbiati” (=angry)? Usufruendo di gag dal ritmo serrato, semplici ed efficaci, adatte anche ai più piccoli, gag eseguite da personaggi che rimangono impressi nella mente per le loro peculiari caratteristiche fisiche e comportamentali, il film poggia su una sceneggiatura efficace, a tratti eccessivamente banale, ma divertente e godibile, per un film che rimarca il valore della sana amicizia e della solidarietà per il bene comune.
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