West Side Story, il film musical più acclamato nella storia del cinema

Cinema / Classico / News - 19 October 2016 07:30

"West Side Story" usciva nel cinema il 18 ottobre 1961. Il film fu capace di unire danza e romanticismo, ottenendo successo di pubblico e critica.

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West Side Story è il film musical di Robert Wise e Jerome Robbins, che uscì il 18 ottobre 1961. Interpretato da Natalie Wood, Richard Beymer, Russ Tamblyn, Rita Moreno e George Chakiris raggiunse la prima porzione al box office, incassando 43.7 milioni di dollari.

Nei bassifondi della Upper West Side di Manhattan a New York una banda di adolescenti polacchi-americani - i Jets - compete con immigrati portoricani - i Sharks - per impossessarsi delle strade del quartiere.
Riff, il capo dei Jets chiede a Tony, un ex membro dei Jets e amico fraterno di partecipare ad un ballo, in una zona considerata territorio neutrale. Alla festa Tony incontra Maria, sorella di Bernardo, membro della band rivale. I due ballano e s’innamorano.
Tony cammina per le strade in stato confusionale, Maria è nella propria stanza e lui chiama il suo nome dal vicolo sottostante, si arrampica attraverso la finestra per la scala antincendio per stare con lei. Maria è consapevole del fatto che le loro famiglie non approveranno la loro relazione.
La lotta fra le due band sta per cominciare, Maria invita Tony ad andare ad impedirla: scherzosamente fanno finta di sposarsi, in un negozio con i manichini presenti.
Durante il combattimento gli sforzi di Tony per fermare la competizione degenerano, Bernardo uccide Riff, Tony prende il suo coltello e trafigge l’assassino, il fratello di Maria. La donna scopre l’accaduto, Tony confessa: i due sanno che il problema non è tra di loro, ma intorno. Immaginano un luogo dove possono andare, privo di pregiudizi. Il finale è infausto, perché Tony considera Maria morta in un incidente, e viene ucciso.

Il film è tratto dall’omonimo musical di Jerome Robbins, che fu rappresentato a New York 981 volte nel biennio. A sua volta è ispirato a “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare. Le musiche erano di Leonard Bernstein, Stephen Sondheim e Arthur Laurents. Lo spettacolo fu innovatore su vari aspetti, come il connubio tra danza popolare contemporanea con stili classici, integrando alla perfezione sequenze coreografie con le canzoni e l'azione della storia. L'ambiente urbano, i caseggiati, l'uso del linguaggio di strada faceva irrompere i problemi della società, come il fanatismo e la delinquenza giovanile.

Il tema dell’amore contrastato raccontato in musica è l’aspetto che più coinvolge del film: una modalità che giunge a teatro fino al musical “Notre Dame de Paris”. Non a caso a produrre “West Side Story” film fu la BeP Productions e la Mirisch, che ben sapeva oleare i gusti del pubblico femminile con spunti di lotta tipicamente maschili. La Mirish lavorò infatti anche a film di Billy Wilder come “A qualcuno piace caldo” (1959) con Marilyn Monroe, “L’appartamento" (“The Apartment”, 1960), “I magnifici sette” (“The Magnificent Seven”, 1960).

Poche furono le modifiche apportate allo script teatrale: il prologo è stato allungato, nella canzone “America" - originariamente cantata solo dalle donne portoricane - è stato aggiunto il punto di vista maschile, proprio per allargare il pubblico di riferimento.

Le riprese si svolsero nelle strade di New York per cinque settimane, e il regista Jerome Robbins volle set più realistici rispetto a quelli del palcoscenico. L’effetto fu un clamore di critica raro, tanto che il New York Times lo definì "un capolavoro cinematografico”, l’Hollywood Reporter "una pietra miliare nel film musical”. Il film alla cerimonia degli Oscar collezionò dieci premi, assieme ai Golden Globe.

Amore contrastato e musica: un tema che ritorna, se “La La Land” (leggi la recensione) di Damien Chazelle con Ryan Gosling e Emma Stone si preannuncia come il film musical più atteso del 2017.

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