Viennale Film Festival, intervista al direttore Hans Hurch: le forme più innovative del cinema
Cinema / Festival / News - 20 October 2016 07:30
Mauxa ha intervistato il direttore del Viennale Film Festival, il più importante evento cinematografico austriaco.
La Viennale è il festival cinematografico più importante in Austria. Giunto alla 56esima edizione si svolge nella capitale e propone un programma che concilia tradizione e sperimentazione. Si svolge dal 20 ottobre al 2 novembre 2016: Mauxa ha intervistato il direttore del festival, Hans Hurch.
D. Come si sviluppa il programma di quest’anno?
Hans Hurch. La Viennale mostra circa 150 lungometraggi, tra film e documentari e 40 cortometraggi nel suo programma principale. Non vi è un tema comune, a parte il fatto che i film dovrebbero essere una grande selezione dei migliori film dell’anno.
D. Date spazio anche alla sperimentazione?
H. H. Sì, c’è una particolare attenzione alle forme più innovative. La Viennale offre uno spaccato della cinematografia attuale, che si distingue dall'estetica della corrente convenzionalità e del politicamente rilevante. Poi ogni anno c’è una grande retrospettiva tematica: ma questo è un programma laterale realizzato in collaborazione con il Filmmuseum austriaco. Il tema di quest’anno è: "A Second Life - Themes and Variations in Film".
D. Avete una selezione anche dall’Italia?
H. H. Sì, ci sono alcuni film italiani come “I tempi felici verranno presto” di Alessandro Comodin, “The Challenge” di Yuri Ancarani, “La Cupola” di Volker Sattel, “Mister Universo” di Tizza Covi e Rainer Frimmel, “Moghen Paris” di Katharina Copony, “Il Solengo" Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis.
D. Come valuti il cambiamento del Festival nel corso dei decenni?
H. H. La Viennale è iniziata nel 1960, quindi ci sono stati vari cambiamenti. Ma è probabilmente giusto dire che nel corso degli anni il festival si è evoluto da un evento regionale o locale a un festival del cinema importante che viene riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo, dagli amanti del cinema, giornalisti e cinefili per il suo carattere forte e per la programmazione accurata.
D. Una domanda sul luogo in cui si svolge. Qual è il rapporto della popolazione di Vienna con la cultura?
H. H. Tradizionalmente i cittadini di Vienna prediligevano le arti classiche come il teatro, la musica classica, l'arte e la letteratura. Ma negli ultimi anni forme più moderne d'arte sono state riconosciute sempre di più, nuovi festival si concentrano sul teatro moderno, la danza, con performance art ed anche il cinema è stato riconosciuto come una grande forma d'arte moderna. 15 anni fa c'erano 6 festival cinematografici a Vienna, ora siamo giunti a 15, e il pubblico li ama.
D. La prima ragione per visitare Vienna?
H. H. Non credo che ci sia una ragione per visitare Vienna. È difficile dire quale sia la prima. Tutto dipende dal vostro interesse, Vienna ha davvero molto da offrire. Ma vorrei dire, la ragione principale per venire a Vienna è la città di Vienna in sé.
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