The Boss, la commedia fisica con Melissa McCarthy che sovrasta i giudizi della critica

Cinema / Comedy / News - 17 June 2016 11:30

Melissa McCarthy è la protagonista di "The Boss", commedia fisica che pur non amata dalla critica ha riscosso successo di pubblico.

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The Boss è il film comedy di Ben Falcone uscito il 16 giugno 2016, distribuito da Universal. Nel cast ci sono Melissa McCarthy, Kristen Bell, Peter Dinklage e Ella Anderson.

La trama è quella di Michelle Darnell (McCarthy), sfacciata donna d’affari finita in carcere per insider trading. Quando esce di prigione decide di rimettersi al lavoro, raggruppa le conoscenze, giovani volontarie che cercano fondi per attività sociali. Lei però non ha più l’impero economico che la portò ad essere tra le donne più ricche degli Usa, rintraccia l’ex assistente Claire (Bell), che accetta di farla soggiornare nel suo appartamento, assieme alla figlia Rachel, certa che il suo ex-capo sappia escogitare un piano. Ma Michelle è ancora succube della propria ambizione, chiedendosi se possa riprendere il suo posto nel gotha del business o se sia più incisivo l’affetto di una famiglia.

La pellicola con Melissa McCarthy rispecchia l’antinomia delle recenti comedy made in Usa: la critica strofa in maniera inesorabile questi prodotti, ma il pubblico lo osanna. Per “The Boss” si passa da un giudizio sulla trama che si stringe intorno a lei come una morsa (New York Post), a quello della poca credibilità (Los Angeles Times). Per l’umorismo c’è chi lo ha considerato brutalmente profano (The Hollywood Reporter) oppure incapace di rimanere omogeneo nel tono (The Guardian).

Dall'altra parte il pubblico ha sancito il successo del film, facendo guadagnare finora 76,875,850 dollari in totale. Ed è proprio la commedia fisica, imperniata sul corpo di Melissa McCarthy ad essere da traino all’ilarità: come non ridere di fronte alle clip in cui si mostra in bagno con l’autoabbronzante raccontando di essersi sottoposta ad una pratica di “rivergination”, con battue che raramente oggi altri attori saprebbero pronunciare.

La storia è nata proprio dalla medesima McCarthy - diretta qui dal marito Falcone - quando nel 2007 ci fu lo sciopero degli sceneggiatori ad Hollywood: l’attrice McCarthy insieme a a Steve Mallory si sedettero ad un caffè, elaborando spunti per una storia su di lei, giungendo così alla vicenda di un magnate avaro con un cuore gentile. Nonostante i mutamenti di script, il fulcro rimane lo stesso, ovvero la reinvenzione di un finanziere apparentemente irrimediabile, che dimostra di avere il debole per coloro che ama.

“Ha sofferto quando era giovane, ha lottato per ottenere successo, va in cima al mondo, perde tutto e poi deve scoprire ciò che è veramente importante - dice Mallory - Abbiamo pensato che fosse un viaggio interessante per un personaggio”. A produrre il film sono Will Ferrell, Adam McKay e Chris Henchy, che collaborarono con la McCarthy e Falcone nella commedia “Tammy”. Lo stesso Falcone è attore di serie tv come “Game of Thrones”, nonché film come “X-Men: Days of Future Past”.

Alla fisicità del personaggio si collega la dedizione della medesima McCarthy, che ha cercato di scavare nella psiche di Michelle Darnell. Durante le riprese si sono impreviste delle battute, pur rimanendo dentro i confini della storia.

Di recente è uscito negli Usa un fumetto che sta riscuotendo successo, dal titolo “Faith”. Racconta di una donna un po’ sovrappeso che ha superpoteri.

Il precedente film della McCarthy “Spy” ha incassato 235 milioni di dollari, mentre “Tammy” e “This is 40” hanno sfiorato i 100. La riconoscibilità del pubblico nei personaggi sovrasta quindi i giudizi critici, come per il fumetto “Faith”.

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