Salute: peperoncino, grazie alla capsaicina rallenta il dolore e l'invecchiamento nell'uomo
Daily / News - 27 May 2014 17:59
Il peperoncino grazie ad un recettore chiamato capsaicina è in grado di rallentare il dolore e l'invecchiamento. È quanto emerge da una ricerca pubblicata sulla rivista Cell, eseguita da
Il peperoncino permette di bloccare un recettore del dolore consentendo anche al metabolismo di rimanere più giovane.
Peperoncino. Lo studio è stato condotto dall’Università di Berkeley. L'esperimento nei topi ha mostrato che la somministrazione di peperoncino migliora la risposta insulinica e permette di affrontare meglio gli scompensi di glicemia alta. "Pensiamo che bloccando questo recettore del dolore si ottengano effetti utili - ha detto Andrew Dillin, un professore di biologia molecolare e cellulare presso la Berkeley University of California - non solo per alleviare il dolore, ma per migliorare la durata della vita e la salute metabolica. In particolare per il trattamento del diabete e l'obesità negli esseri umani”.
Dolore. Se gli esseri umani di età avanzata riportano una più alta incidenza di dolore, questo blocco del recettore in maniera indiretta rallenta il processo di invecchiamento. La fonte è la capsaicina, sostanza presente nel peperoncino che incide sulle cellule nervose e spesso le uccide. Le diete ricche di capsaicina sono state collegate a una minore incidenza di diabete e problemi metabolici nell'uomo.
Invecchiamento. I risultati sono stati pubblicati il 22 maggio sulla rivista Cell. TRPV1 è uno dei recettori del corpo umano che favorisce l’invecchiamento, e che reagisce a temperature estremamente elevate e altri stimoli dolorosi. Il recettore si trova anche nelle fibre nervose che sono a contatto con il pancreas, dove si stimola il rilascio di sostanze che causano infiammazione.
Precedenti ricerche hanno dimostrato che i topi privi TRPV1 sono protetti contro l'obesità indotta dalla dieta, suggerendo quindi che il recettore svolge un ruolo nel metabolismo.
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