ll ritratto di Dorian Gray, l'attrazione della follia nel film classico con George Sanders
Cinema / Classico / News - 02 March 2016 11:30
l ritratto di Dorian Gray è il film con George Sanders che uscì il 4 marzo 1945. L'attrazione delle follia è il tema del film una delle migliori trasposizioni del romanzo di Oscar
ll ritratto di Dorian Gray è il film del 1945 di Albert Lewin, tratto dall'omonimo romanzo di Oscar Wilde. Uscito nelle sale il 4 marzo, è interpretato da George Sanders, Hurd Hatfield, Donna Reed, Peter Lawford e da una giovane Angela Lansbury.
La trama segue fedelmente la storia di Oscar Wilde del 1890. Siamo a Londra nel 1886, la curiosità di Lord Henry Wotton è accesa quando il suo amico, l'artista Basil Hallward sta dipingendo un ritratto di un conoscente, Dorian Gray. Lord Henry è cinico e trova piacere nel manipolare la vita degli altri, si interessa a Dorian avvisandolo che la giovinezza è troppo fugace e che il perseguimento del desiderio è l'unico vero obiettivo nella vita. Le parole di Lord Henry scuotono Dorian: Basil completa il suo ritratto e Dorian dichiara che avrebbe dato la sua anima se il dipinto invecchiasse al suo posto, mentre lui potesse rimanere per sempre giovane.
Lord Henry avverte Dorian che esprimere un desiderio in presenza di sua statua egiziana crea la possibilità che esso si avveri. Dorian inizia a cercare nuove avventure, si aggira in una sala di musica dove è colpito dalla cantante Sibyl Vane. S’innamora di lei, si fidanza ma è persuaso da Lord Henry a perseguire uno stile di vita più edonistico. Dorian allontana Sibyl, la quale si uccide.
Basil rimprovera Dorian per il suo disinteresse, mentre il ritratto si invecchia al suo posto. Dorian spesso lo scruta, con i lineamenti sfigurati dai suoi peccati. L’unica persona a cui Dorian rimane vulnerabile è la nipote di Basili, Gladys che lo ha amato fin da quando era bambina. La donna decide impetuosamente di proporsi a Dorian, ma lui rifiuta. Ormai le azioni di Dorian seguono la sua ambizione: per evitare che Basil riveli il mistero del ritratto lo uccide, il fratello di Sibyl cerca l'uomo responsabile della morte della sorella e capisce che si tratta di Dorian nonostante la sua giovinezza lo dissimuli. Rendendosi conto che egli è indirettamente responsabile della morte di Vane, Dorian decide di rompere il recente fidanzamento con Gladys, affonda un coltello nel ritratto credendo di eliminare il maleficio ma è lui che cade a terra, ferito a morte. Il ritratto così ringiovanisce, mentre a terra giace il corpo orrendamente sfigurato di un uomo anziano.
Il romanzo di Oscar Wilde è stato pubblicato in bella rivista di Lippincott nel luglio 1890. La stessa produzione del film fu disseminata di mistero. Il regista Albert Lewin ammirò tanto l'opera del pittore statunitense Ivan Le Lorraine Albright, esponente del realismo magico che lo incaricò di dipingere quattro ritratti che mostravano le fasi di dissoluzione di Dorian. Albright, che giunse a Los Angeles con suo fratello gemello Malvin, pittore anche lui, fu pagato 75.000 dollari per i diritti dei dipinti. Dopo aver creato il ritratto di Dorian devastato, Albright morì e non ebbe tempo di completare gli altri.
Il film non ottenne un successo di critica, forse stanca dei già copiosi adattamenti. Il pubblico invece ne sancì ottimi risultati al botteghino, tanto che il film incassò 2.975.000 di dollari. Seguirono diciassette trasposizioni del romanzo di Oscar Wilde, ma il film di Lewin resta uno dei più fedeli, sapendo mescolare suspence e mistero, non immune dall’attrazione della follia del protagonista Dorian.
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