Jesus VR: The Story of Christ, il primo film in realtà virtuale

Cinema / Drama / News - 17 June 2017 08:00

Presentato in anteprima a Venezia lo scorso anno con un montaggio speciale di 40 minuti, a breve sarà disponibile su tutte le piattaforme apposite, da Google Cardboard all'Oculus Rift

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Film Moving On - video

Jesus VR - The Story of Christ” è il primo film nella storia del cinema ad essere stato pensato e girato per la realtà virtuale. Il lungometraggio, realizzato dalla AutumnTM VR Inc. e da VRWERX, dura 90 minuti ed è composto da una serie di segmenti che raccontano la vita di Gesù Cristo. Un montaggio speciale di 40 minuti è stato proiettato lo scorso anno al Festival di Venezia, che quest’anno non a caso ha annunciato la creazione di una nuova sezione dedicata alla realtà virtuale.

“Tutto è cominciato con l’idea di tornare indietro nel tempo per cercare di raccontare la storia di Gesù con uno stile fresco e innovativo”: questo è quanto dichiarato da David Hansen, regista e produttore di “Jesus VR - The Story of Christ”, durante una conferenza stampa ad Orlando, in Florida. “Inoltre, credo che questa tecnologia permetta di sentirsi più vicini a Gesù di quanto fosse mai stato possibile fino a ieri. Poter provare l’emozione di camminare accanto a lui, di stare a pochi metri da lui mentre parla – beh, è un’esperienza fantastica”.

“Jesus VR - The Story of Christ” è stato girato a Matera, qui in Italia, utilizzando telecamere 4K in grado di effettuare riprese a 360°; un progetto ambiziosissimo, finora unico nel suo genere, che ha richiesto una troupe di oltre cento persone e altrettante comparse. Il cast includeTim Fellingham (“Final Destination 5”), Mish Boyko (“Anthropoid”) Christian Serritiello (“Homeland”), Rhys Howells (apparso nella soap opera brittanica “Hollyoaks”) e Matteo Carlomagno (“Jumper – Senza Confini”). La sceneggiatura è di Andre van Heerden.

Nel comunicato stampa rilasciato dalla AutumnVR, David Hansen ha spiegato che per girare il film, era necessario che anche la troupe indossasse dei costumi di scena. “Ho dovuto indossare questa barba gigante e sembrare una comparsa. È un po’ come riprendere uno spettacolo teatrale dal vivo – non ci sono molti tagli, perché volevo che gli spettatori… avessero la sensazione di essere lì. L’Ultima Cena è una scena che dura 14 minuti, ed è girata in un unico ciak. Volevo donare allo spettatore la sensazione di essere lì, al centro di tutto. Vuoi vedere in ogni dettaglio come si sono svolte le cose”. Lo spettatore può così essere presente alla nascita e al battesimo di Gesù, sedere accanto a lui mentre pronuncia il Discorso della Montagna, assistere in uno stato di immersività totale ai suoi miracoli, all’Ultima Cena, alla Crocifissione.

A quanto pare, le riprese a volte erano così realistiche da indurre gli stessi attori e i membri della troupe ad avere “un’esperienza mistica” – nonostante alcuni di loro non fossero credenti. “È stato davvero fantastico, tutti vivevano nel momento,” ha raccontato Hansen. “Sembrava quasi che tutto stesse succedendo per davvero. In alcuni momenti mi è venuta la pelle d’oca e pensavo, ‘È tutto troppo reale’. Ci sentivamo davvero come i discepoli di Gesù, e avevamo una missione”. Il regista ha anche ammesso di essere scoppiato in lacrime una volta conclusa la produzione. “Sapevo che c’era qualcosa di speciale in quello che avevamo appena vissuto. È stato un modo magnifico di ‘vivere’ le Sacre Scritture, come nessuno aveva mai fatto prima”.

Enzo Sisti, già produttore esecutivo de “La Passione di Cristo” di Mel Gibson, ha svolto questo ruolo anche per “Jesus VR”. “Jesus VR – The Story of Christ” (conosciuto anche con il titolo “Jesus VR – The Life of Christ”) sarà presto disponibile su tutte le principali piattaforme di realtà virtuale, tra cui The Passion of the Google Cardboard, Samsung Gear, Oculus Rift, PlayStation VR e HTC VIVE.

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