Golden Globes, vincono le vicende tratte da storie vere dei film 'The Revenant', 'Joy' e 'Room'
Cinema / News - 11 January 2016 11:16
I Golden Globes 2016 hanno sancito la vittoria di film la cui trama è tratta da storie vere: come "The Revenant", "Joy" e "Room". Il medesimo "The Martian&quo
Golden Globes che si sono svolti presso il Beverly Hilton Hotel di Los Angeles ha decretato o suoi vincitori, scelti dai giornalisti della stampa estera. Il premio è anche un’indicazioni dei vincitori degli Oscar, le cui nomination saranno rese pubbliche il 14 gennaio 2016.
Vicende tratte da storia vere. Il vincitore per il miglior film è “The Revenant”, di Alejandro Inarritu sulla vicenda tratta da una storia vera del cacciatore Hugh Glass che cerca la vendetta per il figlio morto. Il film ha ottenuto il premio anche per la migliore regia e quello per l’interpretazione di Leonardo DiCaprio. Gli altri film concorrenti erano “Mad Max:Fury Road”, “Room”, “Spotlight” e “Carol”.
Inarritu alla conferenza con giornalisti ha detto che rispetto al film del 2014 “Birdman” il film è stato più difficile da realizzare: sopratutto grazie alla collaborazione di DiCaprio è stato possibile portarlo a termine, un attore senza il quale “non sarebbe potuto essere girato”. DiCaprio - anche produttore del film - ha instaurato una partnership completa: “abbiamo girato con uno shock completo ogni giorni - ha ribadito l’attore - e Inarritu ha fatto emergere il suo amore per il cinema, contagioso per ogni persona che lavorava”.
L’imprenditrice Joy Mangano. Jennifer Lawrence ha vinto come migliore attrice in film commedia, ossia “Joy” sulla storia reale dell’imprenditrice Joy Mangano investire di Miracle Mop e Huggable Hangers, battendo Lily Tomlin (“Grandma”) e Melissa McCarthy (“Spy”). Per la medesima sezione il migliore film è “The Martian”, tratto dal romanzo “L'uomo di Marte” di Andy Weir: il film ha surclassato “The Big Short” (“La grande scommessa”) e si è aggiudicato anche il premio per l’interpretazione di Matt Damon.
Il caso Fritzl. La migliore attrice in un film drammatico è Brie Larson per “Room”, film sulla storia di una madre del figlio tenuti prigionieri per anni in uno spazio chiuso: anche in questo caso il film è tratto da un libro, ispirato al caso Fritzl realmente avvenuto nel 2008. Tra le altre concorrenti c’erano Saoirse Ronan in “Brooklyn”, Cate Blanchett e Rooney Mara in “Carol”, Alicia Vikander in “The Danish Girl”. Il migliore attore non protagonista è Sylvester Stallone per “Creed”, l’attrice è Kate Winslet per “Steve Jobs”, sulla vinceva del fondatore della Apple e che ha vinto anche il premio per la sceneggiatura di Aaron Sorkin.
Per la categoria animazione ha vinto “Inside Out” della Disney, per il film straniero “Son of Saul”. La migliore canzone è quella di Ennio Morricone per “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino.
La migliore serie è “Mr. Robot”, ambientato nel mondo dell’informatica. Ha battuto “Game Of Thrones”, “Narcos”, “Outlander” e “Empire”. Per le commedie ha trionfato “Mozart in the Jungle”, su “Casual”, “Orange is the New Black”, “Silicon Valley” e “ Transparent”.
Per le serie con distribuzione limitata ha vinto “Wolf Hall”, contro “American Crime”, “Flesh & Bone”, “Fargo” e “American Horror Story: Hotel”. Lady Gaga ha vinto il premio come migliore interpretazione in quest’ultimo serie. Infine il Premio Cecil B. DeMille è andato a Denzel Washington.
I Golden Globe Awards sono assegnati dalla Hollywood Foreign Press Association, e negli ultimi ventisette anni hanno donato più 23 milioni di dollari ad enti di beneficenza, con borse di studio che hanno finanziato programmi per i futuri professionisti del cinema e della televisione. L’associazione nacque nei primi anni 1940, quando durante la guerra il pubblico cercava nelle pellicole evasione, con registi come Orson Welles, Preston Sturges, Darryl Zanuck e Michael Curtiz. Alcuni giornalisti stranieri residenti a Los Angeles crearono l’associazione che aveva come scopo condividere i contatti, informazioni e materiali.
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