Festival di Venezia 2017, 'Our souls at night': incontro con Robert Redford e Jane Fonda

Cinema / Festival / News - 01 September 2017 18:45

Le due icone del cinema americano si ritrovano dopo 47 anni in questa produzione Netflix. Stasera verranno anche insigniti del Leone d'Oro alla carriera

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Our souls at night” vede di nuovo insieme sul grande schermo Robert Redford e Jane Fonda, a 37 anni dalla loro ultima collaborazione (“Il cavaliere elettrico” di Sidney Pollack, che il Festival ha deciso di riproporre per una proiezione speciale).

Il film, prodotto da Netflix e diretto dal regista indiano Ritesh Batra, si basa sull’omonimo romanzo di Kent Haruf (pubblicato con successo in Italia con il titolo “Le nostre anime di notte”), trasformato in sceneggiatura da Scott Neustadter e Michael H. Weber.

La storia comincia quando Addie Moore (Fonda) si presenta inaspettata a casa del vicino, Louis Waters (Redford). Sono entrambi vedovi, e nonostante entrambi vivano da anni nella stessa cittadina, non hanno avuto molti contatti. Tormentati dalla solitudine, si rifugiano l’uno nella braccia dell’altra per cercare di dare un significato a questa fase crepuscolare della loro vita.

Robert Redford ha voluto fortemente questo film: è stato lui a comprare i diritti del libro, e figura tra i produttori. Interrogato al riguardo, l’attore ha detto che il suo interesse era in parte dettato dal fatto che, a suo parere, il cinema odierno è troppo orientato verso il pubblico più giovane, e non è facile trovare storie in grado di soddisfare spettatori più maturi. Un’altra ragione fondamentale, ovviamente, era il suo desiderio di collaborare nuovamente con Jane Fonda “prima di morire”.

Entrambi gli attori hanno colto l’occasione per ribadire il loro attivismo, e il loro impegno sociale e politico. Redford ha dichiarato che in tempi così oscuri è fondamentale trovare di nuovo la speranza e pensare alle future generazioni, mentre Jane Fonda ha ripetuto l’importanza di trovare soluzioni rapide ed efficaci al cambiamento climatico.

Jane Fonda ha ricordato anche come il Sundance Film Festival, fondato nel 1990 proprio da Redford e Sidney Pollack, abbia cambiato per sempre l’industria cinematografica americana. Per l’attrice, “Our souls at night” rappresentava l’imperdibile opportunità di “innamorarsi nuovamente” del suo collega, e di trasmettere un messaggio di speranza: il film ci dice che non è mai troppo tardi, che a volte basta un po’ di coraggio, un atto di fede, per riuscire a trovare la propria strada e a compiere il proprio destino.

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