Festival di Venezia 2017, 'Brawl in Cell Block 99': incontro con Craig Zahler e Vince Vaughn
Cinema / Festival / News - 02 September 2017 17:45
Il regista dell'acclamato Bone Tomahawk ha presentato in anteprima mondiale al Lido il suo secondo film
Con un film di debutto che a due anni dall’uscita è già un cult, Craig Zahler sbarca a Venezia per proiettare in anteprima mondiale la sua ultima fatica, “Brawl in Cell Block 99”. Oltre che regista, Zahler è anche sceneggiatore e co-autore della colonna sonora. Tornano molti membri del team che ha realizzato “Bone Tomahawk”: i produttori Jack Heller e Dallas Sonnier, il direttore della fotografia Benji Bakshi, il tecnico del montaggio Greg D’Auria, e il compositore Jeff Herriott.
Il film parla di Bradley (Vince Vaughn), un ex-pugile alle prese con la ricerca di un lavoro e con la crisi del suo matrimonio. Disperato, l’uomo accetta di aiutare un vecchio amico a spacciare droga e finisce in prigione, una prigione che presto si rivela un cruento campo di battaglia, dove Bradley sarà costretto a compiere atti terribili per sopravvivere.
Mentre in “Bone Tomahawk” la violenza doveva avere un impatto traumatico, ha spiegato Zahler, in “Brawl in Cell Block 99” essa rappresenta una componente fondamentale del suo protagonista. Bradley è un personaggio che reprime la sua ferocia e quando non ci riesce, lo sfogo che ne risulta acquista una valenza quasi catartica.
Soprattutto nelle scene di lotta, Zahler ha evitato di usare i primi piani, scegliendo di raccontare l’azione con inquadrature ampie che mostrano le figure intere degli attori, non escludendo nulla della loro performance: una tradizione che è stata inaugurata da Buster Keaton, che è proseguita con i musical di Fred Astaire, e che è stata introdotta nell’action da Jackie Chan.
Vince Vaughn ha dichiarato che le sue incursioni nel cinema drammatico e di genere, così diverse dalle commedie che lo hanno reso famoso agli inizi del Duemila, gli stanno regalando molte soddisfazioni: “La battaglia di Hacksaw Ridge” è uno dei titoli preferiti della sua filmografia, quindi non poteva lasciarsi sfuggire l’opportunità di collaborare con Zahler.
Del suo personaggio lo ha affascinato la natura tormentata, la determinazione che gli permette di “restare a galla” anche nei momenti più disperati.
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