Festival di Venezia 2017, 'Suburra - La serie': recensione dei primi due episodi
Tv / Recensione - 02 September 2017 18:00
I primi due episodi di "Suburra - La serie" sono stati presentati alla 74. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica
Abbiamo guardato i primi due episodi di "Suburra - La serie", presentati alla 74. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, nell'ambito della sezione Cinema nel Giardino.
\r\nDiretta da Michele Placido, Andrea Molaioli e Giuseppe Capotondi, la serie televisiva è tratta dall'omonimo romanzo di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo su cui è basato anche il film "Suburra" (2015) diretto da Stefano Sollima.
\r\nLa trama di “Suburra – La serie” si focalizza su eventi accaduti in precedenza rispetto a quelli raccontati nel film, pertanto tornano alcuni dei personaggi principali come Samurai (interpretato nel film da Claudio Amendola e nella serie da Francesco Acquaroli).
\r\nLa serialità italiana esplora nuovamente il genere crime utilizzando ingredienti narrativi tipici di questo genere di racconto: il ricatto e l'estorsione, le lotte di potere e la rivalità tra gruppi criminali. Insieme ai predetti aspetti è centrale anche quello della commistione tra politica e crimine organizzato. L'incessante ritmo narrativo permette di mescolare tutti gli argomenti e coprire con efficacia ogni spazio scongiurando il rischio di momenti di pausa poco funzionali.
\r\nEntrambi gli episodi iniziano con una breve scena per poi raccontare in modo preciso e graduale quanto accaduto "il giorno prima". Condotte immorali e strategie sorrette da interessi politici, economici e criminali producono un evento inatteso che lega il percorso di tre ragazzi estremamente diversi tra loro: Aureliano Adami "Numero 8" (Alessandro Borghi), Alberto Anacleti "Spadino" (Giacomo Ferrara) e Lele (Eduardo Valdarnini).
\r\nLa vicenda coinvolge direttamente anche la figura di Sara Monaschi (Claudia Gerini), una donna astuta che si trova ad affrontare una situazione estremamente complessa e pericolosa. Il tema della corruzione negli ambienti politici è espresso tramite il rapporto che si instaura tra Amedeo Cinaglia (Filippo Nigro) e Samurai.
\r\nLa serie televisiva sarà disponibile sulla piattaforma streaming Netflix dal 6 ottobre.
© Riproduzione riservata