DC Comics, New Talent Showcase: da Wonder Woman a Superman, le star del fumetto di domani
Comics / Super Heroes / News - 15 November 2016 10:00
"New Talent Showcase #1" in uscita il 30 novembre: i supereroi più amati nelle storie inedite di super-talenti neolaureati in casa DC Comics.
“New Talent Showcase #1”, esce il 30 novembre l'albo che raccoglie i lavori realizzati durante il workshop dedicato agli sceneggiatori professionisti, tenuto da Scott Snyder da gennaio al marzo di quest'anno. Ogni storia contenuta nell'iniziativa editoriale di DC Comics, è corredata da una breve introduzione degli stessi autori coinvolti.
“Hellblazer: The Road to Hell and All That” di Smith & Oum. Adam Smith ammette che, da americano cresciuto in Arkansas, occuparsi di un celebre protagonista del fumetto britannico è stata una sfida SNERVANTE. Scomparso Steve Dillon, ha passato molto tempo a riflettere su Hellblazer, come fumetto arrivato nel momento giusto.
“Wonder Woman: Blood and Glory” di Ayala, Randolph & Rauch. Per Vita Ayala, Wonder Woman è una supereroina monumentale. Forte, gentile, guerriera e ambasciatrice della pace. Soprattutto, il suo potere non dipende dagli uomini: sono i valori appartenuti alla madre e alla nonna di Ayala, ancora validi riguardo a tutto quello che si auspica per il futuro. Per un imbarazzante e lungo periodo di tempo, la sceneggiatrice ha erroneamente pensato che Wonder Woman fosse portoricana: una convinzione fondamentale per il suo percorso formativo e la stima di sé. Infine, Ayala tiene a sottolineare come la supereroina di casa DC ha rappresentato ill colore scuro della pelle, la propria omosessualità, quanto la parte femminile.
“White Lantern: Dead Beacons” di Moreci, Bagenda & Fajardo Jr. Michael Moreci dichiara la propria fascinazione, fin da bambino, per lo spazio così come per l'avventura, l'esplorazione e tutte le storie che spingono l'umanità verso l'ignoto. Sebbene abbia sempre amato Lanterna Verde, è la storia di Kyle a intrigarlo particolarmente. A parte l'empatia spontanea, è guidato da principi nobili e coraggiosi. Affronta tutte le incognite dello spazio con occhi che potrebbero essere i suoi, racconta Moreci.
“Hawkgirl: Weapons of War” di Schultz & Liew. Erica Schultz, attirata per indole da caratteri forti, s'innamora di Shayera grazie alla serie animata della Justice League. Sono Maria Canals-Barrera e Susan Eisenberg, rispettivamente le voci Hawkgirl e Wonder Woman, che l'hanno talmente positivamente impressionata da sentirsi onorata di far tornare a volare la protagonista in un'emozionante, nuova avventura.
“Deadman: Killing Time” di Sebela, Messina & Dinisio. Christopher Sebela ricorda di quando, da bambino, scopre il primo fumetto: è una storia di Deadman realizzata da Mike Baron e Kelley Jones, così diversa da quelle precedenti. Poetica e grottesca, emozionante e paurosa, capace di insidiarsi nella propria mente. Con l'opportunità di scrivere il primo personaggio per DC Comics, Deadman continuava a ronzargli per la mente, sostiene Sebela. Impossibile resistere al richiamo.
“Wonder Girl: Digging Up Demons” di Khan, Lupacchino, McCarthy e Morey. Hena Khan considera Wonder Girl una supereroina avvincente per giovane età e esuberanza: facile immedesimarcisi. All'autrice, abituata a scrivere anche storia per l'infanzia, è piaciuto lavorare su un personaggio femminile così forte, da affrontare battaglie comuni come prendersi una cotta per la persona sbagliata o avere una relazione tormentata con la propria madre. Non sarà perfetta, ha ancora molto da imparare riguardo a se stessa e alla sua natura, tuttavia queste sono le qualità, ribadisce Khan, che la rendono eccezionale.
“Catwoman/Wonder Woman: The Amazonian Job” di Beeby, Jung & Mulvihill. Emma Beeby racconta di quanto sia stato difficile scegliere tra la bad girl Catwoman, con il proprio umorismo tagliente, e Wonder Woman, potente figura mitologica. Quindi, ha optato per assecondare il suo duplice desiderio, scrivere di entrambe, così diverse, ma non esattemente nemiche. Le sfide, ammette, sono pane per i suoi denti.
“Superman: The Man in Black” di McMillian & Ferreyra. Lo sceneggiatore Michael McMillian ricorda il primo titolo che alimentò l'ossessione per i fumetti, “Superman #21” di John Byrne, acquistato per caso nel supermercato locale. È il supereroe più amato nel mondo, ma è cresciuto nel Kansas, proprio come McMillian. “Man in Black” unisce la storia delle radici alle origini sci-fi di Superman, con l'aggiunta di dettagli inediti, spiega l'autore che si augura di poter continuare a raccontare le avventure di Clark con Joker, Mister Coal e Conrad “Bud” Hunt, villain che appartiene all'infanzia di Clark: un segreto, rimasto tale, da tre decenni.
“Harley Quinn: Good Morning, Gotham!” di Jones, Lotfi & Pantazis. Joëlle Jones ha avuto in sorte una short story che le ha permesso di divertirsi: in fondo, quale migliore personaggio nel mondo dei fumetti è più adatta della mitica Harley allo scopo?
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