Dario Fo, il teatro della ragione umana nell'autore scomparso
Daily / Teatro / News - 13 October 2016 12:53
Dario Fo, vincitore del Nobel per la Letteratura è scomparso all'età di 90 anni.
Dario Fo, attore e scrittore scomparso all’età di 90 anni aveva da poco pubblicato “Charles Darwin. Ma siamo scimmie da parte di padre o di madre?”. Qui lo scienziato e viaggiatore viene proposto come assetato di conoscenza, con anni trascorsi in mare e terre lontane raccogliendo conchiglie, crostacei, coleotteri per studiare la vita degli insetti, nonché le formiche per la capacità organizzativa.
Nel 1968 scrisse “Mistero Buffo”, rappresentato migliaia di volte, anche in Canada e America Latina. I monologhi descrivono episodi religiosi, come la Resurrezione di Lazzaro, Bonifacio VIII, Storia di San Benedetto da Norcia, Maria alla Croce, Il miracolo delle nozze di Cana fino al Grammelot dell'avvocato inglese. Portato in tv, fu denunciato dal Vaticano come "lo spettacolo più blasfemo nella storia della televisione”.
Seguono “Non si paga, non si paga!” (1974), “La marijuana della mamma è la più bella” (1976), “Il ratto della Francesca” (1986), “Johan Padan a la descoverta de le Americhe” (1992), “Il diavolo con le zinne” (1998), “Gesù e le donne” (2007).
Ha vinto il premio Nobel nel 1997, con la motivazione: "emula i giullari del Medio Evo flagellando l’autorità e sostenendo la dignità degli oppressi”. Durante il discorso di premiazione disse: “il teatro è ironico, grottesco, è soprattutto devi difenderlo, perché il teatro che fa ridere la gente è il teatro della ragione umana”.
Ha anche lavorato al cinema, in “Scuola elementare” (1954) di Alberto Lattuada, “Domenica è sempre domenica” (1958) di Camillo Mastrocinque. L’ultimo film è “Sweet Democracy” (2016) di Michele Diomà.
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