Comics, sugli scaffali il Peter Pan a fumetti del collaboratore Disney Régis Loisel
Comics / News - 16 January 2014 16:00
Un'edizione illustrata in formato brossura fa bella mostra di sé in fumetteria, accattivante proposta di lettura per quanti amano il fanciullo senza tempo uscito dalla fantasia dello scrittore
Peter Pan com'era prima di divenire il famoso eroe che conosciamo. Prima dei tre fratelli Darling, Wendy, John e Michael, e delle celebri vicende in loro compagnia narrate dallo scrittore scozzese James Matthew Barrie nel suo romanzo datato 1904. Ce lo racconta attraverso un fumetto d'intenso fascino Régis Loisel, disegnatore nativo di Saint-Maixant, autore anche di altre opere come “La Quête de l'oiseau du temps”, “Les Nocturnes”, “L'Ami Javin”, “ Les Fanfreluches”.
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Quello di Loisel è un comic che si snoda tra la fumosa Inghilterra vittoriana, in una Londra lurida e violenta, ed una minacciosa Isola-Che-Non-C'è, mondo immaginifico dove i personaggi risultano senza tempo, veri, crudi ed eccezionali. Il perfido Capitan Uncino, la bella principessa Giglio Tigrato, la minuscola fata Campanellino accompagnano i lettori in una dimensione magica, fatta di sinuose sirene, inquietanti pirati, fieri indiani, cui si aggiungono gli indimenticabili Bambini Perduti, fidati compagni di Peter Pan, perché, proprio come lui, hanno deciso di non diventare mai adulti.
“Peter Pan” di Régis Loisel è in Edizioni BD 2013, trecentotrentasei pagine illustrate di cui il fumettista è regista, colorista, disegnatore e sceneggiatore, offrendo al pubblico un prodotto di sicura bellezza grafica e narrativa che affronta l'argomento principe simboleggiato dal personaggio dell'eterno ragazzo: la mancata crescita. Un iter verso la maturità non può esistere per Peter. Seguendo la logica di una favola amara, Loisel ci indica la via per restare infantili nell'evitamento delle difficoltà, nell'ignorare volutamente i problemi, nel rifuggirli, mentre preferiamo vivere d'illusioni e di sogni per non fare i conti con la realtà.
Peter Pan, a livello emblematico, risulta costituito dalla fusione di due figure, la divinità Pan e Peter, nome il quale rimanda a bambini che furono significativi nell'esistenza dell'ideatore James Matthew Barrie. Pan nella mitologia greca era figlio di Ermes e della ninfa Penelope, che lo rifiutò alla nascita a motivo del suo aspetto mostruoso (aveva peli sull'intero corpo, zampe di capra, lunga barba sul mento e corna in fronte). Simile rifiuto, pur non causato dalle fattezze del neonato, torna nel Peter Pan di Barrie, che, fuggito da una finestra, al ritorno la trova chiusa. Peter rappresenta un fratello di Barrie, deceduto quattordicenne a causa di un incidente sui pattini, nonché i ragazzi Llewelyn Davies, dei quali lo scrittore fu tutore in seguito alla scomparsa dei loro genitori.
La creatura di Barrie, spesso contornata da altri personaggi del romanzo, è apparsa in diversi fumetti: ad esempio in tre albi di Dylan Dog (il n. 114, il n. 115 ed il n. 154, rispettivamente intitolati “ La Prigione di Carta”, “L'Antro della Belva” ed “Il Battito del Tempo”) ed in tre di Martin Mystère ( il n. 85, il n. 86 ed il n. 280, chiamati “I misteri di Londra”, “La terra che non c'è” e “Ritorno alla terra che non c'è”). Peter Pan è un'icona immortale, tutta da sognare. Anche grazie al lavoro di Régis Loisel.
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