Boy Erased, Nicole Kidman nel nuovo film di Joel Edgerton
Cinema / Drama / News - 05 August 2017 08:00
Il materiale d'origine, ovvero l'omonima autobiografia di Garrard Conley, racconta una struggente odissea alla ricerca della propria identità e del proprio diritto ad amare
Nicole Kidman e Russell Crowe sono stati scritturati per interpretare i genitori del protagonista di “Boy Erased”, il nuovo film di Joel Edgerton tratto dall’autobiografia di Garrard Conley, il cui titolo completo è: “Boy Erased: A Memoir of Identity, Faith, and Family”. La Focus Features ne ha già acquistato i diritti di distribuzione mondiale. Nell’annunciare la notizia, il presidente della Focus, Peter Kujawski, ha dichiarato che “quella di Garrard è una storia attuale e senza tempo, tanto personale quanto universale”, e si augura che riesca non solo a commuovere le persone, ma anche a farle riflettere sugli aspetti più datati della loro mentalità.
Il film, prodotto dal regista Edgerton e da Kerry Kohansky-Roberts e Steve Golin della Anonymous Content, dovrebbe uscire nelle sale nel 2018 (non è stata ancora annunciata una data precisa); le riprese inizieranno quest’autunno. Joel Edgerton, è un attore noto per i suoi ruoli in “Zero Dark Thirty”, “Il grande Gatsby” e “Warrior”; il suo debutto dietro la cinepresa risale al 2015, con l’apprezzato “Regali da uno sconosciuto”.
Edgerton è coinvolto nel progetto anche nelle vesti di sceneggiatore e di attore. Il protagonista, ovvero il giovane Conley, sarà Lucas Hedges, giovane talento che grazie alla sua performance in “Manchester by the Sea” ha ottenuto anche una nomination alla scorsa edizione degli Oscar.
“Boy Erased” è l’adattamento dell’omonimo libro di Garrard Conley; pubblicato nel 2016, è un resoconto autobiografico in cui l’autore affronta, tra le altre cose, gli anni trascorsi all’interno dell’organizzazione Love In Action, che proponeva “terapie di conversione” atte a “correggere” l’orientamento sessuale di membri della comunità LGBT.
Garrard Conley proviene da una famiglia di fondamentalisti religiosi nel cuore dell’Arkansas; suo padre è un pastore battista, e questo rende ancora più soffocante la presenza della Chiesa nella vita del giovane Conley.
All’età di 19 anni, viene costretto a rivelare ai genitori di essere gay, e quindi a prendere una decisione che sconvolgerà per sempre la sua vita: frequentare il programma di conversione offerto dalla chiesa locale per “curare” la sua omosessualità, oppure rischiare di perdere la famiglia, gli amici, la stessa fede che l’aveva sostenuto fino a quel momento.
Conley sceglie di iscriversi al programma, che ovviamente si rivela essere solo una disumana fonte di maltrattamenti ed abusi psicologici. Il ragazzo ne esce comunque rafforzato, con la determinazione di far emergere la sua vera identità. La sua autobiografia cerca di ricostruire, spesso in modo struggente, i complessi rapporti tra il suo orientamento sessuale, la sua famiglia, la sua comunità, e la sua devozione religiosa. La speranza è quella di riuscire a mettere in luce la crudeltà delle terapie di conversione, che spesso contribuiscono solo ad alimentare il disagio e la depressione in coloro che vi partecipano, quasi sempre contro la propria volontà. “Boy Erased” non è ancora stato tradotto in italiano.
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