Julian Assange Come Che Guevara Nel Nome Del Rock

Daily / News - 13 December 2010 15:52

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Film Gemini Man

"Rolling Stone Italia" non ha dubbi: e' Julian Assange, la 'Rockstar dell'Anno', il riconoscimento che la rivista ogni anno, tradizionalmente, assegna alla personalita' che si e' maggiormente contraddistinta per il suo carattere e temperamento rock'n'roll.
"Rolling Stone Italia" in collaborazione con Dagospia.com di Roberto D'Agostino, lo annunciano oggi, sui rispettivi siti contemporaneamente: l'assegnazione del premio sara' ufficializzato sul numero di gennaio 2011 di "Rolling Stone", in edicola dal 29 dicembre prossimo.
Nella motivazione si legge: "Il rock informatico dell'argentato Assange sarà quello che porteremo con gioia insieme a noi per l'intero 2011. E' l'angelo sterminatore di ogni segreto dei poteri. E' l'Uomo che cadde (dalla Rete) sulla Terra. La sua somiglianza col David Bowie del film di Nicolas Roeg del 1976 ('The man who fell to earth') è semplicemente impressionante. La sua strategia è degna dei migliori fumetti Marvel e dell'intero immaginario del 'villain' platinato che mette in pericolo i potenti del pianeta, dagli anni Sessanta a oggi, passando per il cyberpunk di William Gibson e il ciclo di 'Matrix'. Assange è icona come Che Guevara sulle magliette, come Mao per Andy Warhol. E' il capo pop della fine della diplomazia e della sicurezza imperiale. Assange è la vera stella rock&roll; degli Anni Tremila".
Julian Assange e' descritto dal patrigno Brett Assange come "un ragazzo molto intelligente con uno spiccato senso del giusto e dell'ingiusto". Nell'intervista al canale Seven News (CNN), il padre racconta: "Era un ragazzo forte, che ha sempre lottato per i più deboli. Stranamente ho sempre pensato che avrebbe fatto qualcosa di grande nella sua vita. Era un giovane che amava l'indipendenza e non si fermava certo davanti a un no. Ha sempre difeso i più deboli, per esempio i suoi compagni di scuola. Aveva un senso di uguaglianza e di equità".
Anche la madre Christine padra del figlio sulle pagine dell'"Herald Sun": "Era un bel ragazzo, molto sensibile, buono con gli animali, tranquillo e con uno spiccato senso dell'umorismo.Temo che sia diventato troppo intelligente per se stesso. E' cresciuto, ma le forze e le capacità che si ritrova sono troppo grandi per lui da gestire".
Julian Assange come Che Guevara: eroe o martire?

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