Una Vita Tranquilla – Ma Per Quanto?

Cinema / News - 06 November 2010 10:34

image
  • CONDIVIDI SU
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon

Challengers - video

Il passato ritorna sempre con il suo potere distruttivo e travolge tutto e tutti inesorabilmente. Lo sa bene Rosario, un uomo italiano di mezza età che è fuggito via dal suo paese e dalla sua famiglia perchè invischiato negli affari sporchi della Camorra. Alla ricerca di una vita tranquilla, in Germania ha lavorato sodo riuscendo ad aprire un ristorante albergo tutto suo, ha costituito una nuova famiglia con una moglie e un bambino di dieci anni. A nulla però varrà il castello di bugie sul proprio passato perchè questo lo raggiungerà sgretolando tutte le sue nuove certezze. La tesi che il film sembra sostenere, con grande forza e potere espressivo, è che non esiste possibilità di purificazione e rigenerazione da una vita criminale e che il peccato del padre finirà sempre per ricadere sul figlio. Del resto, laddove ci si lascia dietro le spalle degli affetti, è impossibile tagliare definitivamente il cordone ombelicale. Ed è così che Diego, sulle orme di un padre che lo ha dovuto abbandonare improvvisamente, finirà per seguire la sua stessa strada fatta di morte e violenza come in un copione che si ripete all'infinito. Sarà lui, con la sua sola presenza, a far crollare a poco a poco la pace e la tranquillità tanto faticosamente conquistate. Ma in fondo come può esserci tranquillità dove non c'è sincerità e coscienza pulita? Come fa un uomo a condurre una vita serena dopo aver lasciato dietro di sè un scia di morte?



La regia indugia significativamente sulla passione per la caccia del protagonista. La sua abitudine alle armi e alla violenza, il suo andare per boschi alla ricerca di una preda ci rivelano molto di lui. Così anche nella sua infedeltà alla moglie più volte rimarcata c'è una doppiezza che mostra due volti di Rosario: uno più convenzionale e ligio al dovere, l'altro più trasgressivo. E ancora quel suo saper essere a volte scherzoso, leggero, a volte  irruento e autoritario. Tutta la narrazione appare ben costruita, conducendo a poco a poco all'inevitabile conclusione, con una fotografia che ben sottolinea l'atmosfera di fredda e apparente tranquillità che fa però presagire un dramma imminente. La tensione sale nel corso del film con un buon ritmo dell'azione e dell'acquisizione di nuove informazioni sul passato del protagonista. L'apparente lentezza della prima parte è funzionale alla descrizione della tranquilla monotonia della vita del protagonista. Grande nell'interpretazione Toni Servillo (Le conseguenze dell'amore - 2004, La ragazza del lago - 2007, Gomorra - 2008) che si rivela sempre un grande trasformista sia nella fisionomia che nella parlata (italiano, tedesco e napoletano), meno convincenti gli interpreti dei due giovani camorristi, irritanti perchè un pò troppo stereotipati. La sceneggiatura di Claudio Cupellini (Lezioni di cioccolato - 2007) che è anche il regista prende spunto dal libro Il nemico dell'Acqua di Filippo Gravino vincitore del premio Solinas 2003. Il film è in concorso alla V edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. Da notare il riferimento alla strage di Duisburg del 2007 e l'atmosfera alla Gomorra che pervade il film.

 

Regia: Claudio Cupellini. Interpreti: Toni Servillo, Marco D'Amore, Francesco Di Leva, Juliane Kohler, Leonardo Sprengler, Alice Dwyer, Maurizio Donadoni, Giovanni Ludeno, Micki Bertling, Ulrich Cyran, Nick Dong- Sik, Hans Joachim Heist, Joachim Kretzer, Edoardo Melone, Franco Melone, Daniel Roesner, Enzo Salomone, Lucia Schlor, Hildburg Schmidt, Andreas Wellano. Genere: Noir, Drammatico. Durata: 105 min. Paese: Italia, Germania, Francia 2010. Produzione: Acaba Produzioni, Babe Film, EOS Entertainment, Hofmann & Voges Entertainment GmbH. Distribuzione: 01 Distribution. Uscita: Venerdì 5 novembre 2010.

Sito ufficiale: http://it.movies.yahoo.com/speciali/una-vita-tranquilla/

Si ringrazia il cinema Cityplex Politeama Lucioli per la collaborazione. http://www.cinemateatrilucioli.it

 

© Riproduzione riservata



Seguici su

  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon