Karate Kid: La Leggenda Continua - Il Ritorno Di Jackie Chan
Cinema / News - 04 September 2010 06:49
Tutti i più grandi appassionati del genere azione - arti marziali ricorderanno la celebre saga di Karate Kid, in cui Noriyuki Pat Morita, già noto per Happy Days, insegnava a Ralph Macchio i fondamenti delle arti marziali giapponesi.
Qui invece l'ambientazione si sposta in Cina e, malgrado il titolo, il giovane protagonista Dre Parker - nella realtà Jaden Smith, figlio di Will Smith e Jada Pinketts - deve imparare il kung fu per difendersi dalle prepotenze e dalle angherie dei bulli della scuola cinese dove si è trasferito, a causa del lavoro della madre single che ha perso il suo vecchio lavoro a Detroit. D'altronde si sa, il capitalismo contemporaneo non ha pietà nè confini territoriali.
Malgrado le difficoltà di adattamento derivanti da un contesto sociale e culturale del tutto nuovo e radicalmente opposto, Dre riuscirà a farsi nuovi amici e soprattutto una nuova amica, Mei Ying (Jun Ichikawa), per la quale finirà per cacciarsi nei guai - alcune sequenze sono uno spassoso insieme di tenerezza e comicità. Arriverà però momento, anzi i momenti di confronto con gli studenti di una scuola di kung fu che - come nel più classico dei "Karate kid" - guarda caso sono addestrati a non avere pietà degli avversari e a combattere per se stessi. Ad aiutare Dre ci sarà però l'insegnante che tutti vorrebbero avere: il divo di Hong Kong (e ormai anche di Hollywood) Jackie Chan, alias signor Han, qui impegnato nel ruolo del saggio e contemplativo maestro di arti marziali ma, soprattutto, di vita.
Jaden Smith è incredibilmente carismatico e credibile nei panni del ragazzino che cerca di applicarsi nell'apprendimento delle regole della sopravvivenza in un ambiente nuovo e a volte ostile, regalando una lezione di umiltà e coraggio. Il suo rapporto con la madre (la simpatica Taraji P. Henson) - e l'implicita assenza di una figura paterna - è il punto centrale intorno a cui ruota il film, rispecchiando molto bene la situazione di molti giovani americani, soprattutto neri. Certo, come apprendista del "signor Han" Dren riesce a dare il meglio di sè, una simpatica canaglia interpretata magistralmente (le espressioni facciali di questo ragazzino richiamano in qualche modo gli atteggiamenti e le simpatiche movenze del papà-attore).
Riuscirà a far perdere la testa al suo povero maestro? Il suo proposito di "non avere mai più paura" è comune ad un'intera nazione, anche se fa una certa impressione vedere dei dodicenni che se le danno di santa ragione. Ed è forse questa l'unica negatività del film, oltre forse ad un finale un po' troppo scontato e facile da immaginare. Di grande rilievo si dimostra il montaggio di questo film, ricco di spunti estetici notevoli, soprattutto nei raccordi sull'asse. Una conduzione dei lavori davvero impeccabile per il regista Herald Zwart ("La pantera rosa 2", "Un corpo da reato").
E allora, che il combattimento abbia inizio!
Si ringrazia il cinema "Cityplex Politeama Lucioli" per la collaborazione.
http://www.cinemateatrilucioli.it.
swfobject.registerObject("myFlashContent", "10.0.0" , "http://www.mauxa.com/plugins/content/swfcontent/expressInstall.swf");
-->© Riproduzione riservata