Paolo Rosa, Milano piange il 64enne mago delle arti e creativo dei nuovi media

Cinema / News - 22 August 2013 13:42

Fondatore con Fabio Cirifino e Leonardo Sangiorgi del gruppo “Studio Azzurro”, da lui definito una “bottega d'arte contemporanea” che “non ha regole stabilite”, l'artista è deceduto mentre era in vac

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Film Shotgun Wedding - Un matrimonio esplosivo - video

Paolo Rosa si è spento ieri in vacanza. Era a Corfù, in Grecia, quando una crisi cardiaca ha spezzato per sempre il battito del suo cuore d'artista. Poetico, creativo ed immaginoso. Così era Paolo. Un talento formatosi  all’Accademia di Brera per poi cominciare un iter estremamente personale ed originale attraverso il magico mondo delle arti. Un milanese che sapeva spingere i sogni oltre le nuvole dei grigi inverni lombardi; su, nella luce delle incipienti novità e delle esplorazioni possibili. Grazie a lui  le installazioni video si sono fatte autentiche esperienze di senso, perché è stato capace di concretizzare “ambienti sensibili”, in cui i visitatori interagiscono con le immagini.

Classe 1949, Rosa è stato nel 1982 uno dei tre fondatori di  “Studio Azzurro”, un ambito di ricerca artistica in grado di esprimersi mediante i linguaggi delle nuove tecnologie. Con Fabio Cirifino e Leonardo Sangiorgi, chiamati a coadiuvarlo nella realizzazione di “Facce di festa”, suo primo film, ha lavorato tanti anni attirando l’attenzione dei musei del globo intero. Suoi anche altri film,  “L’osservatorio nucleare del dottor Nanof” ed “Il mnemonista”.

Filippo Del Corno, assessore alla cultura del Comune di Milano, ha detto di simile cittadino: “Ha dato molto a Milano, in termini artistici, professionali e umani. La sua scomparsa improvvisa è un duro colpo per la città e per il mondo dell'arte”. Luca Farulli, insegnante di estetica all'Accademia di Belle Arti di Venezia, ha scritto: “Paolo Rosa era un uomo di cultura animato da una infinita nostalgia rivolta sempre al futuro” ed ha sottolineato come la sua progettualità abbia fatto storia e, lungi dall'andare perduta, costituisca un'eredità da coltivare. Insomma, Rosa è un uomo che ha lasciato il segno e che, grazie ad una personalità fuori dal comune, si è imposto quale importantissimo protagonista dell'arte visiva italiana negli ultimi decenni.


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