Sacha Baron Cohen, dopo mesi di tira e molla è addio a Freddie Mercury
Cinema / News - 24 July 2013 12:47
L'attore britannico non impersonerà il leggendario frontman dei Queen nel biopic a lui dedicato, a causa d'insanabili divergenze con Brian May e Roger Taylor. Costoro puntano ad una storia “pulita”,
Sacha Baron Cohen se ne va. Dopo mesi di tira e molla l'interprete inglese, nato a Londra il 13 ottorbe 1971, abbandona il progetto d'interpretare il mitico Freddie Mercury nel biopic a lui dedicato che dovrebbe vedere presto la luce. Il motivo? Insanabili divergenze con due dei rimanenti membri dei Queen, ovvero il chitarrista Brian May ed il batterista Roger Taylor. Costoro rifiutano l'idea di mettere in scena anche gli aspetti più adulti e controversi del defunto amico e collega, optando per una storia epurata dalle maggiori ombre che contraddistinguevano il cantautore. E storcono pure il naso di fronte al nome di Peter Morgan come sceneggiatore ed all'ipotesi di una regia di Tom Cooper. Esigenti, non c'è che dire. Fatto sta che non c'è intesa sul taglio da dare al film e che i tempi di produzione rischiano di allungarsi oltremodo!
Cohen risulta noto per i suoi personaggi di grande successo apparsi nel “Da Ali G Show”, spettacolo spesso improvvisato in cui l'attore intervista persone che lo credono lavorare per la stampa: Ali G è un aspirante gangsta-rapper, Borat un giornalista kazako, Brüno un gay che scrive di moda. Cresciuto in una famiglia di ebrei ortodossi, l'artista ha due fratelli ed è cugino del regista/sceneggiatore/produttore Ash e di Simon, studioso di psicopatologia. Il 15 marzo 2010 ha sposato a Parigi l'attrice britannica Isla Fisher, che l'ha reso padre di due bambine: Olive, venuta al mondo nel 2007 ed Elula, nata nel 2010.
Nella filmografia interpretata da Sacha Baron Cohen ricordiamo “Ricky Bobby - La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno” di Adam McKay (2006), “Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street” di Tim Burton (2007), “Hugo Cabret” di Martin Scorsese (2011), “Il dittatore” di Larry Charles (2012) e “Les Misérables” di Tom Hooper (2012).
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