Facebook e Microsoft: privacy a rischio a causa del governo USA

Daily / News - 17 June 2013 07:45

Facebook e Microsoft, e prossimamente anche Google, nel tentativo di rassicuare i propri users, sono state le prime società a comunicare ufficialmente gli ordini giuridici che hanno ricevuto per forni

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Facebook e privacy: due parole spesso unite in tantissimi discorsi. Ma questa volta non si parla della volontaria e deliberata diffusione online del proprio privato da parte degli utenti del social network più famoso del mondo. Negli ultimi giorni, infatti, alcuni noti giornali avevano pubblicato l'errone notizia che attraverso la partecipazione al programma chiamato PRISM, Facebook (ma anche Microsoft e Google) fornisse alla NSA accesso diretto ai propri server. Notizia, questa, che ha generato allarmismo in milioni di persone che vi leggevano una inconcepibile invasione della propria privacy. Al fine di evitare pesanti ripercussioni sul proprio mercato e la cancellazione di svariati account, l'azienda di Mark Zuckemberg ha provato a rassicurare tutti, diffondendo ufficialmente le richieste fatte dal governo degli Stati Uniti, e smentendo il coinvolgimento nel programma PRISM.

Ted Ullyot, consigliere generale di Facebook, in un comunicato ufficiale apparso venerdi scorso sul social network, ha diramato le cifre: in sei mesi, il governo USA ha chiesto ordini giuridici, per poter svolgere ed approfondire indagini penali, pari a 18.000 account, cioè un millesimo di punto percentuale del totale degli iscritti. Facebook, e sulla stessa riga anche Microsoft, smentisce quindi l'ipotesi di un accesso indiscriminato e diretto da parte del governo nella privacy dei propri users. Saranno sufficienti queste informazioni date da Facebook, Microsoft e tutti le altre compagnie di internet, per rassicurare i propri utenti?

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