Amarillo Slim, la biografia del più grande campione del mondo di poker recentemente scomparso
Comics / News - 16 May 2012 07:40
Lo scorso 29 aprile è venuto a mancare in Texas, nella città di Amarillo, dove ha sempre vissuto, il più grande dei giocatori d’azzardo professionisti: Thomas Austin Preston, noto a tutti come Amarill
Amarillo Slim, la biografia del più grande campione del mondo di poker recentemente scomparso. Lo scorso 29 aprile è venuto a mancare in Texas, nella città di Amarillo, dove ha sempre vissuto, il più grande dei giocatori d’azzardo professionisti: Thomas Austin Preston, noto a tutti come Amarillo Slim. Dalla sua vita traggono ispirazione moltissime delle leggende del poker e del gioco d’azzardo, la sua frase più nota e ripresa in film che hanno fatto la storia di questo sport, come ad esempio Rounders (1998), interpretato da Matt Damon, è: “Look around the table. If you don't see a sucker, get up, because you're the sucker” tradotta: “Guardati intorno al tavolo. Se non vedi un pollo, alzati, perché il pollo sei tu”. L’occasione di saperne di più viene dalla sua biografia, Amarillo Slim (2010), edita da DGS3 in Italia e scritta a quattro mani con Greg Dinkin.
Viene proposta in forma romanzata la grande avventura di uno dei più straordinari gambler di tutti i tempi, forse del più grande di sempre. Perennemente in bilico sulle percentuali favorevoli e sfavorevoli di una scommessa, è l’occasione di conoscere le sue strategie, le leggende che lo hanno reso famosissimo in America e nel mondo. “Se c’è qualcosa su cui valga la pena discutere, o ci punto sopra, o sto zitto. E dato che non è molto bello vedere un cowboy che discute, ho fatto un po’ di scommesse in vita mia. Ma, secondo la mia modesta opinione, non sono un giocatore d’azzardo qualsiasi. Vedi, amico, non vado mai alla ricerca di un pollo. Cerco un campione e faccio di lui un pollo.” Ma, accanto all’innegabile fascino del suo mito gli va riconosciuta una straordinaria creatività, è stato in grado di battere un campione del mondo di tennis, organizzando una partita di ping pong con delle padelle, ha vinto i mondiali di poker (WSOP) nel più celebre e storico dei casinò di Las Vegas, il Binion’s, ed è stato un professionista del gioco del biliardo, facendo esibizioni per mezza Europa negli anni ’50, rifiutando addirittura di entrare nell’FBI, perché, a suo dire, si è sempre sentito un po’ troppo dalla parte dei cattivi ragazzi. Nel suo libro sono svelati molti segreti e si narra di personalità di spicco come Churchill o Nixon.
Ma accanto alle sue incredibili imprese le pagine che restano più vivide sono quelle che mostrano la parte più umana del grande campione, ad esempio commentò lo spettacolo di un esperimento nucleare, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, quando era in marina e aveva poco più di sedici anni con “Lo scoppio creò un’onda di marea di dodici metri e accidenti se sentimmo la botta. L’unica cosa che vidi la prima volta che alzai lo sguardo fu questo grosso fungo bianco, alto circa un chilometro e mezzo, che mi fece una paura da morire.” Scomparso lo scorso 29 aprile a 83 anni, il poker lo ricorderà per sempre come una leggenda e come colui ha rivelato un pizzico di romanticismo e di poesia su questo sport.
© Riproduzione riservata