Tutti pazzi per il burlesque- Dopo "Burlesque", di nuovo nelle sale un film su questa forma di spettacolo

Cinema / News - 15 March 2011 19:35

Il 18 marzo esce nelle sale italiane il film francese "Tournée " che, dopo l'americano "Burlesque", torna a riproporre il mondo eccentrico del burlesque.

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Dopo Burlesque, film statunitense uscito lo scorso 11 febbraio e interpretato da Cher e dall'esordiente (almeno al cinema) Christina Aguilera, esce il 18 marzo nelle nostre sale un altro film ispirato al mondo colorato e seducente del burlesque: il francese Tournée. Nato nella seconda metà dell'Ottocento nell'Inghilterra Vittoriana, il burlesque è un genere di spettacolo parodistico importato in un secondo momento negli Stati Uniti. Mentre con tale termine in Inghilterra ci si riferiva principalmete ad un testo teatrale comico con sfumature ed intenti satirici e parodistici, negli Stati Uniti è diventato nel corso del tempo sempre più uno spettacolo di divertimento per adulti, incentrato su scene comiche a sfondo erotico, riferimenti all'attualità, doppi sensi, danze, atmosfere circensi e clownesche. il periodo d'oro del burlesque si può inquadrare tra la fine dell'Ottocento e la prima guerra mondiale, mentre in seguito è subentrato il genere strip-tease in cui erano maggiormente presenti le esibizioni di nudi. Grazie al burlesque divennero famose artiste che sapevano spogliarsi con grande sensualità ed ironia non superando mai il limite del cattivo gusto come Dixie Evans, Gipsy Rose Lee, Tempest Storm, Blaze Starr, Ann Corio, etc. Negli anni '90 è nato poi il new -burlesque sull'onda della cultura vintage e le star contemporanee più note sono Immodesty Blaize, Dirty Martini, Julie Atlas Muz, le Pontani Sisters, Catherine D'Lish, Dita Von Teese. Inoltre diverse artiste come Madonna, Lady Gaga, Christina Aguilera e Gwen Stefani per le loro esibizioni si sono ispirate alle atmosfere del burlesque. Negli ultimi anni si può rilevare un rinnovato successo ed interesse per questo tipo di spettacolo che ha fatto sì che siano usciti a brevissima distanza ben due film ambientati in questo mondo.

Il mese scorso è uscito Burlesque, in cui la giovane Ali, interpretata dall'esordiente Christina Aguilera, cercando di coronare il suo sogno di diventare cantante si trasferisce a Los Angeles dove finisce col fare la cameriera in un locale in cui si rappresenta il burlesque. Presa sotto l'ala protettiva di colei che gestisce il locale (interpretata dalla grande Cher), apprende l'arte del burlesque e riporta quest'ultimo al suo antico splendore. Definito da molti critici "commerciale", "prevedibile" e "a tratti noioso", Burlesque non ha ottenuto finora nemmeno un grosso consenso di pubblico, probabilmente perché con una trama così poco originale e la paura di osare non si è potuto cogliere il vero spirito del burlesque che è ironico, controcorrente, spregiudicato e veramente libero dalle convenzioni.

Vedremo se sarà riuscito a coglierlo il film francese Tournée diretto da Mathieu Amalric che per averlo diretto si è aggiudicato il Premio alla Regia al festival di Cannes 2010. Alla sua quarta regia Amalric è soprattutto noto come attore, molto considerato dalla critica e uscito all'attenzione del pubblico internazionale con l'interpretazione dell'elegante Lo scafandro e la farfalla. In Tournée, Amalric è anche l'interprete principale, nel ruolo di un ex produttore televisivo francese che dall'America, dove è andato in cerca di fortuna, torna in patria sognando il successo. In questo sogno di gloria lo accompagna uno stuolo di artiste del new-burlesque che dopo un giro in provincia giungono a Parigi nel tentativo di conquistarla. Ma le cose non vanno per il verso giusto e il povero impresario finisce spesso maltrattato e picchato. Il regista ha dichiarato di essersi ispirato all'inizio ad un testo del 1905 di Colette, che definisce una pre-femminista, dove l'autrice descrive una donna che ama denudarsi per una semplice voglia di libertà, e di essere riuscito ad attualizzarlo dopo avere letto un articolo sul fenomeno del new-burlesque. In attesa di vederlo al cinema, abbiamo per ora il giudizio entusiasta della critica che lo ha amato per l'ironia con cui l'autore ha trattato la femminilità, contravvenendo la regola della magrezza assoluta delle ballerine che in questo caso sfoggiano invece con orgoglio le loro forme più che rotondeggianti. 

 

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