Most Beautiful Island, intervista all’attrice e regista del film Ana Asensio

Cinema / Intervista - 27 August 2018 10:00

Il film di Ana Asensio racconta il difficile approdo a New York.

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Film The Alpinist - video

Most Beautiful Island è il film interpretato e diretto da Ana Asensio che negli Stati Uniti ha ottenuto buone critiche (leggi la recensione). Racconta la storia di una giovane donna, Luciana che si trasferisce a New York e che per sopravvivere distribuisce volantini mascherata da pollo, fa la babysitter, finché una sera partecipa ad una festa elegante come sostituta di una sua amica. Ma qui viene inglobata in un vortice di sottile perversione da cui è difficile uscire.

Mauxa ha intervistato la protagonista Ana Asensio.


Film Most Beautiful Island
New York City - immagini

  

In Most Beautiful Island sei sia regista che attrice. Qual è stato l'aspetto più difficile nella realizzazione del film?

Ho anche scritto il film e l'ho prodotto. Questo progetto è stato una grande parte della mia vita per molti anni! L’aspetto più difficile era essere produttore del film: infatti la mia mente creativa come regista era spesso in conflitto con la mia mente "produttrice", ricordandomi che certe cose non erano fattibili a causa di restrizioni di budget, programma, eccetera. Ero troppo consapevole in ogni momento di tutto quello che succedeva e che c’era un carico pesante sulle mie spalle durante l'intero processo.

La protagonista arriva in una sconosciuta New York. C'è qualche aspetto personale?

La protagonista è alla ricerca di una nuova opportunità nella vita, sta sfuggendo dal tragico passato nel suo paese natio e arriva in un luogo di cui conosce ben poco. La scoperta della città è anche parte del viaggio nell'apprendimento e nell'accettazione di se stessa.


Come mai la protagonista scende in un abisso, senza rendersene conto?

Luciana ha a che fare con due cose molto diverse. Da una parte lei deve recuperare il ritmo veloce della vita a New York City per sopravvivere. Le sue decisioni e azioni sono motivate dall’ottenere dei risultati immediati. D'altra parte, va avanti in maniera emozionale nella sua vita a causa della colpa che porta dentro.

Sei nata Madrid. Perché ti sei trasferita a New York?

Ho avuto un'idea romantica di New York prima che vi andassi ed avevo la scusa di volere studiare recitazione e inglese, così da prendere la decisone di trasferirmi. Ma nel profondo di me sapevo che volevo solo essere esposta a cose diverse, per imparare da esse. Ero molto giovane e desiderosa di vivere nuove cose. 

Cosa ti manca più di Madrid?

Quello che mi manca di più di Madrid è la mia famiglia e i miei migliori amici. 

Invece di New York qual è l’aspetto migliore e peggiore?

Quello che amo e odio di New York è la stessa cosa: l'intensità della città, che a volte mi ispira e mi fa sentire molto viva, e altre volte mi fa impazzire.

Qual è la tua giornata tipo, tra hobby e lavoro?

I miei giorni variano, ma cerco di avere la coerenza di scrivere un po' ogni giorno, o almeno spendere un po' di tempo a pensare a ciò che sto scrivendo attualmente. Ho una piccola compagnia di produzione e realizziamo molti progetti video, che mi tengono occupata quotidianamente. Mi piace nuotare e fare yoga, ogni volta che ne ho il tempo, ma non sono molto coerente. Adoro guardare film e andare a teatro. Ma la maggior parte del mio tempo libero lo trascorro con mio figlio che presto avrà tre anni.

Hai un film preferito?

Non posso dire quale sia il mio film preferito, davvero. Ma un film che ho amato per molti anni e guardato più volte è Blue (Film blu, n.d.r.) di Kieslowski. È ben girato, molto provocatorio in modo intelligente e sottile.

Sei mai stata in Italia?

Sono stata alcune volte in diverse parti d'Italia e adoro assolutamente questo paese. È probabilmente il paese più bello del mondo! 

Qual è il tuo prossimo progetto?

Il mio prossimo progetto spero che sarà il mio lungometraggio, che sto attualmente scrivendo.

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