Recensione film Il maestro di violino, l'orchestra nata nella favela
Cinema / Recensione - 27 August 2018 08:00
In sala dal 30 agosto, il film diretto da Sérgio Machado.
Il maestro di violino (Heliópolis, il titolo originale) racconta una straordinaria storia vera. Tranne Lázaro Ramos e Sandra Corveloni, i giovani attori protagonisti interpretano se stessi. Lo script incorpora, infatti, le loro drammatiche situazioni famigliari. Il film è ambientato a Heliópolis, la più grande favela di San Paolo.
Laerte
(Ramos) sta per affrontare l'audizione per entrare come primo violino
nell'orchestra sinfonica di San Paolo. Ex bambino prodigio, sale sul
palco: tutto ciò in cui ha creduto, e per cui ha lavorato sodo,
dipende da questa prova. Sopraffatto dallo stress emotivo, Laerte non
riesce ad esibirsi.
I soldi scarseggiano, il quartetto di cui fa
parte si divide. L'occasione per insegnare violino in un'istituzione
scolastica di Heliópolis, è l'unica via per pagare l'affitto.
I
suoi alunni hanno traumatiche storie alle spalle. Durante le lezioni
nel campetto di calcio, c'è sempre tensione. Inoltre, ai ragazzi non
è mai stato insegnato a leggere gli spartiti musicali. Un alunno si
guadagna da vivere clonando carte di credito, ma la sua baby gang è
minacciata da un piccolo malavitoso per questioni di soldi. Nel
mirino di un boss della droga, ci finisce anche Laerte.
L'istituto Baccarelli è un progetto no-profit rivolta a bambini e giovani disagiati. La missione è quella di insegnare la musica classica, tenere fuori dalla strada gli adolescenti a rischio e dare un'opportunità professionale agli studenti. È stata fondato nel 1996 da Silvio Baccarelli. Dopo aver visto in televisione un incendio distruggere un edificio nella favela, il maestro opta per questa priorità. Oggi, con oltre quattromila iscritti all'anno, l'istituto Baccarelli è una consolidata realtà applaudita sui palcoscenici internazionali, tanto quanto la gemella venezuelana El Sistema.
La
sceneggiatura è in parte basata anche sul testo Acorda
Brasil (2006)
di Antonio Ermirio de Moraes.
Il regista Sérgio Machado evidenzia le
violente contrapposizioni della capitale brasiliana. Al centro
dell'opera c'è la musica, capace di restituire dignità alla
vita.
Riguardo alla somiglianza con La mélodie, titolo uscito
qualche mese fa nelle sale italiane: doveroso sottolineare che Il
maestro di violino è stato realizzato prima del film di Rachid Hami.
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