Fondazione Carla Fendi: l'ammirevole intento di preservare beni e valori culturali del passato

Daily / Intervista - 13 July 2015 18:30

La Fondazione Carla Fendi preserva beni e valori culturali del passato, per un settore che genera sempre più lavoro. Dal mecenatismo alla ristrutturazione di teatri, da documentari a istallazio

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La Fondazione Carla Fendi è nata nel 2007 con l'intento di apportare contributo e assistenza alla preservazione dei beni e valori culturali del passato, garantendone la continuità e la crescita nel futuro.

Ambito, il settore principale in cui opera la Fondazione Carla Fendi è quello dell'arte, della letteratura, del cinema, della moda, dell'ambiente e del sociale, rivolgendo attenzione anche a tutti gli altri settori dove risulta possibile raggiungere gli stessi interessi culturali.

Attività, tra le attività della Fondazione Carla Fendi vi è la promozione di eventi, con lo scopo di preservare eccellenze artistiche del passato e promuovere personalità che si sono distinte nel mondo culturale. Inoltre, la Fondazione supporta progetti di difesa ambientale, sostiene la pubblicazione di libri ed opere per divulgare la cultura, assume sponsorizzazioni, istituisce borse di studio ed effettua donazione negli ambiti in cui di individuano scopi di comune interesse, supporta le attivita di Enti che promuovono gli stessi valori culturali, ambientali e sociali. 

Mecenatismo, lo scopo principale perseguito dalla Fondazione Carla Fendi è basato sul puro mecenatismo, pertanto si caratterizza per un utlizzo esclusivo di risorse finanziare proprie del fondatore e Presidente, senza ricorrere al supporto di finanziatori esterni e rinunciando a scopi promozionali finalizzati alla diffusione pubblicitaria di un determinato prodotto. 

Premio, si è svolta ieri presso il Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi la quarta edizione del Premio Fondazione Carla Fendi, istituito come riconoscimento ai protagonisti eccellenti del mondo dell'opera, della musica, della danza, del teatro e del cinema. Nell'ambito di Spoleto58 Festival dei 2Mondi, il premio è stato assegnato al regista e sceneggiatore Paolo Sorrentino.

Teatro. Tra le opere ricostruite grazie alla Fondazione Fendi ci sono il Teatro Caio Melisso di Spoleto, progettato dall’architetto Giovanni Montiroli nel 1880 su una struttura risalente al 1500. La disposizione planimetrica a “ferro di cavallo” è con apparati dello scenografo teatrale Ferdinando Galli Bibbiena. Il restauro si è concentrato sull’alto zoccolo di base, sulla fascia delle quadrature del primo ordine di palchi e sulle lesene che suddividono la scansione degli stessi.
Per il Teatro Eliseo la fondazione ha coadiuvato le stagioni teatrali dal 2009 al 2014; per il Teatro dell’Opera di Roma è Socio Benemerito e sostenitore dal 2010.

Cinema. Nelle arti figurative ha prodotto il documentario su Enrico Medioli “Ritratto di sceneggiatore in un interno”: Medioli ha scritto i copioni di film come “Rocco e i suoi fratelli”, “Il Gattopardo”, “C'era una volta in America”. La Fondazione ha anche prodotto Il documentario sullo scenografo Dante Ferretti, dove si racconta la storia, i film, i successi del vincitore di tre Premi Oscar: proiettato a Los Angeles in occasione degli Oscar nel 2011, il documentario ha vinto il Golden Globe nel 2011 ed è divenuto tema di studio all’Universitá di Stanford.

Marcel Proust. Nel 2015 sempre a Spoleto La Fondazione ha curato l’istallazione di “Alla Ricerca del Tempo Perduto Visconti – Proust - Sulle Tracce di un Film Immaginato” con direzione artistica di Quirino Conti. Qui Andrea Bosca racconta la storia del film ideato dal regista Luchino Visconti sul romanzo di Marcel Proust, ricostruendo con materiali inediti la tensione alla base del progetto. Alla vigilia del primo ciak Visconti decise di non realizzare il film, pur se frutto di anni di studio. Per interpretare il protagonista della ”Recherche” era stato pensato ad Alain Delon o Dustin Hoffman, Albertine - ispirato all’attrice Louisa de Mornand - doveva essere interpretata da Charlotte Rampling. La principessa di Guermantes - ispirata alla dama Elisabeth Greffulhe - sarebbe stata Silvana Mangano; Charlus - su ispirazione del conte Robert de Montesquiou - doveva essere Marlon Brando, mentre la produzione avrebbe preferito Laurence Olivier.

Cultura. Il settore della cultura, secondo il rapporto 2015 della Fondazione Symbola-Unioncamere produce 78,6 miliardi di valore aggiunto, attivando settori economici per un equivalente di 227 miliardi di euro. Nel periodo 2012/2014 le imprese che hanno investito in creatività hanno aumentato il fatturato del 3,2%, coloro che hanno lesinato lo hanno decresciuto dello 0,9%.

Settori. Gli ingressi nei musei nel 2014 sono aumentati del 6% rispetto all’anno precedente; il settore dell’architettura grazie alla presenza dell’Expo ha aumentato la possibilità di stringere sinergie con paesi esteri; il design, nonostante sia un prima italiano investe poco in ricerca e formazione. Il settore al vertice è quello dei videogiochi, alimentato dalla diffusione del mezzo digitale come tablet e smartphone; la musica, dopo quattordici anni di recesso aumenta il 4% nelle vendite; cresce del 39,4% il mercato degli e-book.

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