L'aquila solitaria

Con questo film Billy Wilder ha voluto celebra la storica impresa di Charles Lindbergh che nel maggio del 1927 effettuò la traversata dell’oceano atlantico. Lindbergh partì da New York e giunse nei pressi di Parigi dopo trentatre ore e trentanove minuti di volo senza scalo. Agli albori dell\'aviazione, con il fermento che caratterizzava l\'intera epoca e con la crisi economica alle porte, venne stanziato un premio di venticinquemila dollari per il primo aviatore che sarebbe riuscito a effettuare la traversata dell\'oceano atlantico. Wilder racconta della passione e dell\'ostinatezza del giovane Charls e della difficoltà nel reperire finanziatori nonché della preoccupazione che destavano i continui fallimenti dei suoi concorrenti. Avversità che vennero spazzate via da un impresa ormai impressa nella leggenda ma che fu caratterizzata da gravi pericoli, sia per gli attacchi di sonno dovuti alla lunghezza del volo, sia per il gelo che si formava sulle ali dell\'aeroplano. Pericoli che fecero destare in Lindberg il sentimento della fede, alla quale si affido per vincere la completa solitudine del suo gesto. Un monologo instancabile di James Stewart che non ha avuto bisogno di controfigure vista la sua esperienza di aviatore durante il militare.