Un trasferimento aziendale richiede – seppur possa
sembrare semplice – una serie di operazioni burocratiche da portare a termine.
In questa guida vedremo tutte le variazioni da fare per evitare in futuro
di rischiare delle sanzioni o ulteriori problemi.
Trasferire la sede legale non significa soltanto spostare la parte “fisica” di una impresa, bensì notificare a tutti gli enti di riferimento, ai fornitori e chi di competenza, l’intenzione di voler cambiare luogo di lavoro e notificare l’ubicazione del nuovo ufficio/sede legale.
È importante durante una variazione di trasferimento aziendale, fare attenzione alla differenza tra sede legale e sede operativa. Nel primo caso, si fa riferimento alle comunicazioni di valore giuridico e agli atti ufficiali svolti presso la sede legale.
Per quanto riguarda la sede operativa, si fa riferimento al luogo dove l’impresa svolge la sua attività. Un’azienda può avere diverse sedi operative, che potranno trovarsi sia all’estero che in Italia.
Trasferimento aziendale: qual è l’iter da rispettare per avere tutto in regola
In caso di trasferimento aziendale, dato che la sede legale sarà ubicata in un punto differente da quello originario, nel caso di più soci di un’impresa, essi dovranno organizzare una assemblea straordinaria. Per validità legale, a tale assemblea dovranno esser partecipi almeno la metà rispetto ai soci assunti in azienda.
Ecco gli step che dovranno esser seguiti minuziosamente:
1. Presso l’assemblea straordinaria, verbalizzare l’avvenuta variazione del trasferimento aziendale.
2. Comunicare all’Agenzia delle Entrate il trasferimento aziendale, firmando un apposito modulo e presentarlo sia agli Albi che agli Uffici dove vi è l’iscrizione dell’azienda.
3. Notificare il trasferimento aziendale anche a tutti i soggetti pubblici e privati con cui l’azienda ha sottoscritto un contratto (indipendentemente dalla sua tipologia).
4. Qualora la sede legale dell’azienda venga trasferita nello Stesso Comune originario, allora non è necessaria la firma apposta del notaio. In caso contrario sì (ovvero sia se il trasferimento aziendale avverrà presso un Comune diverso da quello d’origine, sia se nell’atto costitutivo della società vi è l’indirizzo della sede sociale ed esso andrebbe modificato.
5. Carta intestata, timbri e scartoffie: è importante modificare qualsiasi documento aziendale che riporti il suo indirizzo di sede legale ed operativa. Dunque contattare i propri fornitori affinché dai prossimi stampi (carta intestata o timbri che siano), vi appaia l’indirizzo nuovo in merito al trasferimento della impresa.
Trasferire l’azienda in Italia: cosa cambia da Regione a Regione
Ogni Regione di Italia o meglio dire Comune, ha delle sue norme riguardo gli aspetti burocratici. Ad esempio, il Comune di Milano prevede un iter differente rispetto a quello di Torino, e così via.
Quello che importa infatti, è accertarsi (chiedendo al proprio commercialista), i requisiti, e l’iter da seguire per il trasferimento aziendale da un determinato punto ad un altro. Per farlo basterà consultare il sito web ufficiale del Registro Imprese (della Camera di Commercio del Comune in cui si opera), e leggere l’informativa.
Ricordiamo che la variazione dell’indirizzo dell’impresa ha sempre un costo, quindi andrebbe considerato anche quest’ultimo.
Nel momento in cui avrete finalmente esaurito tutte le pratiche burocratiche dovrete certamente pensare anche alla logistica (ed ai costi da sostenere) per spostare uffici, utenze e attrezzature. Per una corretta valutazione economica ecco dove effettuare un preventivo online per un trasloco aziendale facile e veloce.