Netflix ha cambiato il nostro modo di guardare film e serie TV?

Netflix ha cambiato il nostro modo di guardare film e serie TV?

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Netflix ha cambiato il nostro modo di guardare film e serie TV?
15-11-2019

Una volta c’era la TV con i suoi programmi e il cinema con le novità. Dopodiché c’è stata la rivoluzione delle VHS e i film si potevano noleggiare e portare a casa. Abbiamo seguito l’avvento dei DVD, compatibili anche su computer, e che hanno portato ancor più il cinema in casa. Fino al boom di Internet, con i film in download e YouTube che proponeva – e ancor oggi propone - video amatoriali e poi trailer, e poi programmi e per finire anche film. Fino a giungere al presente, in cui domina lo streaming on demand. E tra tutti, Netflix è il re indiscusso dello streaming.

Netflix nasce come un servizio di noleggio di film in casetta e dvd, un concorrente del colosso di allora, Blockbuster. Ma a differenza di quest’ultimo, la piccola compagnai americana ha visto lontano e si è accaparrata i diritti di alcuni film per trasmetterli ai clienti, on demand, cioè a richiesta. all’epoca i diritti costavano ancora relativamente poco e dunque Netflix, prima di tutti, si è trasformata in una TV online, proponendo un servizio innovativo. E quando il resto del mondo ha capito che il futuro sarebbe passato per lo streaming ormai era troppo tardi, Netflix si era già insediato nelle nostre vite trasformando il modo in cui guardiamo film, ma soprattutto, serie TV.

Certo, ora i competitor di Netflix ci sono e guadagnano anche terreno, a partire da Amazon Prime e a seguire servizi come Hulu, HBO, Infinity e simili. Netflix rimane comunque il numero uno, ciò che associamo all’idea di streaming, anche se i numeri sono in discesa, sia in abbonati, sia in profitti. Anche se, c’è da dire che Netflix conta 150 milioni di abbonati in tutto il mondo e un catalogo in continua espansione. Al di là dei numeri, le sue serie e alcune strategie di marketing ben pensate, hanno reso l’azienda un’icona pop del mondo di oggi.

Sono due le tecniche principali usate da Netflix che hanno decretato il suo successo: il binge watching e l’hype creato con spoiler e trailer. La prima, ovvero far uscire tutta la serie in un blocco solo invogliando così gli utenti a guardare un episodio dietro l’altro, è stata lanciata la prima volta con Mad Man, serie uscita completamente in un giorno solo. Da qui nasce il binge watching, le maratone di serie TV, che coinvolgono gli utenti fino quasi a far perder loro la cognizione del tempo – un qualcosa che può rivelarsi anche un problema grave come hanno cercato di dimostrare alcuni studi medici.

La seconda tecnica usata da Netflix è agire sulla curiosità della gente, rilasciando trailer e piccoli video online che coinvolgono gli utenti, li incuriosiscono, li fanno giocare. Inoltre, rilasciano anche alcuni spoiler: niente di così grave da rovinare il gusto della visione, ma abbastanza efficace da catturare l’attenzione e creare hype.

Tutto ciò ha certamente cambiato il nostro modo di guardare ai film ma soprattutto alle serie TV. Il catalogo semi infinito di Netflix, continuamente in espansione, ci cattura, ci fa scorrere migliaia di categorie, e ci porta anche a scoprire film di serie B, serie di paesi lontani da noi, ecc. Inoltre con qualche piccolo trucchetto, come l’utilizzo di una VPN, è possibile accedere anche al catalogo U.S., ancor più fornito di serie TV e documentari.

Ora Netflix Italia annuncia il suo accordo con Mediaset per la produzione di alcuni film e l’arrivo su Sky Q, insieme ad altre app già disponibili. Quali saranno le prossime mosse del colosso dello streaming? Puntare su contenuti di qualità – vedi film importanti come The Irishman – e sempre più variegati? Sicuramente questa sarà una strada da seguire, ma con il lancio di Disney+ la partita per il dominio dello streaming è di nuovo aperta.



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