Recensione film Widows - Eredità criminale
Cinema / Recensione - 15 November 2018 07:00
Un crime con protagonista Viola Davis e Michelle Rodriguez
Widows - Eredità criminale, sviluppa una trama a tratti noir sullo sfondo di un contesto inusualmente familiare e pragmaticamente delinquenziale. La regia di Steve McQueen pone in contrasto diverse linee narrative, intrecciandole con lucidità. Disegna un ambiente complesso dove raggiro, tradimento e redenzione si mescolano ai giochi di potere di politici locali e corrotti. Una narrazione che affonda le radici nell’esigenze domestiche, scosse nell’intimo dalla perdita ed angosciate dalla mancanza di prospettive che portano le protagoniste a compiere un gesto tanto insensato quanto necessario per il loro futuro. L’eredità criminale è lo snodo fondamentale sul quale si fonda la trama.
Quando Veronica (Viola Davis) eredita il taccuino del marito ladro, si trova di fronte ad una scelta. Dalla scelta di Veronica il regista dà slancio alla narrazione, costruendo un antefatto che rende plausibile la decisione della protagonista, altrimenti apparentemente inusuale. Invece McQueen elabora un contesto nel quale gli anelli deboli della catena si coalizzano per evitare d’essere sopraffatti da un sistema pronto a schiacciarli. Ed è proprio questo l’aspetto che maggiormente caratterizza Widows: l’inattesa svolta di mogli e madri disperate per la perdita dei propri mariti ed oppresse dai debiti che reagiscono alle avversità.
Il regista Steve McQueen riesce nell’intento di semplificare un intreccio narrativo complesso, caratterizzato da molti elementi che vengono sviluppati con acume e lucidità: dal contesto politico e sociale a quello più intimo e domestico, dove tradimento e dramma si alternano senza appesantire lo spettatore. La regia è tuttavia ben supportata da una sceneggiatura proporzionata rispetto alla narrazione e sostenuta anche dalla profondità dei personaggi, tutti congruamente caratterizzati e calati adeguatamente nella trama. Widows - Eredità criminale propone inoltre un cast di spessore che rende un’interpretazione autentica. Oltre all’attrice Viola Davis, spiccano tra gli altri Michelle Rodriguez, Elizabeth Debicki, Liam Neeson e l’attimo performance di Robert Duvall. Il film sarà proiettato nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 15 novembre 2018.
Quando Veronica (Viola Davis) eredita il taccuino del marito ladro, si trova di fronte ad una scelta. Dalla scelta di Veronica il regista dà slancio alla narrazione, costruendo un antefatto che rende plausibile la decisione della protagonista, altrimenti apparentemente inusuale. Invece McQueen elabora un contesto nel quale gli anelli deboli della catena si coalizzano per evitare d’essere sopraffatti da un sistema pronto a schiacciarli. Ed è proprio questo l’aspetto che maggiormente caratterizza Widows: l’inattesa svolta di mogli e madri disperate per la perdita dei propri mariti ed oppresse dai debiti che reagiscono alle avversità.
Il regista Steve McQueen riesce nell’intento di semplificare un intreccio narrativo complesso, caratterizzato da molti elementi che vengono sviluppati con acume e lucidità: dal contesto politico e sociale a quello più intimo e domestico, dove tradimento e dramma si alternano senza appesantire lo spettatore. La regia è tuttavia ben supportata da una sceneggiatura proporzionata rispetto alla narrazione e sostenuta anche dalla profondità dei personaggi, tutti congruamente caratterizzati e calati adeguatamente nella trama. Widows - Eredità criminale propone inoltre un cast di spessore che rende un’interpretazione autentica. Oltre all’attrice Viola Davis, spiccano tra gli altri Michelle Rodriguez, Elizabeth Debicki, Liam Neeson e l’attimo performance di Robert Duvall. Il film sarà proiettato nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 15 novembre 2018.
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