Recensione film Un uomo tranquillo con Liam Neeson
In sala dal 21 febbraio, regia di Hans Petter Moland.

Un uomo tranquillo (Cold Pursuit, il
titolo originale dell'opera) nasce come il remake di In ordine di
sparizione (2014) - tra i protagonisti, nei panni del villain, anche
il compianto Bruno Ganz.
Al timone della versione action
ritroviamo, fortunatamente, il regista Hans Petter Moland. L'ottimo
cast e l'umorismo amplificato del thriller norvegese (selezionato in
concorso a Berlino) producono un risultato più che convincente.
Thriller, azione e black humor
condensati in due ore di solido intrattenimento: dopo Taken (2008), i
due sequel cinematografici e il prequel televisivo (2017) di NBC, non
era scontato trovare un nuovo progetto legato al franchise. Invece,
in Un uomo tranquillo la narrazione si sviluppa in una parodia del
revenge movie capace di spiazzare positivamente le aspettative degli
appassionati.
In ogni caso, Liam Neeson ha dichiarato che questo
sarà il suo ultimo ruolo da giustiziere.
Schede
Il film è piaciuto molto alla critica
statunitense. Tuttavia, a dispetto della qualità del prodotto, i
numeri al botteghino sono stati prevedibilmente deludenti. In questo
caso, le ragioni del flop sono legate al polverone creatosi intorno a
Liam Neeson.
All'indomani della controversa
intervista rilasciata da Neeson al britannico The Indipendent,
l'attore si è ritrovato nel mezzo di una bufera mediatica dagli
effetti infausti.
Negli Stati Uniti, Un uomo tranquillo è uscito l'8 febbraio scorso. Tre giorni prima, a New York, erano previsti red carpet e annessa premiere. Nonostante la presenza dell'attore al popolare show Good Morning America, la polemica non si è placata, anzi. I produttori sono stati costretti a correre ai ripari, annullando il red carpet con le interviste al cast.
La trama vede Nels Coxman premiato come cittadino virtuoso in una remota cittadina turistica sulle Montagne Rocciose. A guida del suo spazzaneve, l'uomo rende agevoli le strade innevate durante la stagione invernale. La morte del figlio per overdose getta nella disperazione Nels e la moglie Grace (Laura Dern). In procinto di suicidarsi, viene informato dell'uccisione del ragazzo per mano di un potente narcotrafficante. Senza avere più nulla da perdere, la mite natura mite di un padre di famiglia e lavoratore indefesso si tramuta in un letale giustiziere solitario.
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