Recensione film Submergence, Alicia Vikander diretta da Wim Wenders
Cinema / Recensione - 24 April 2018 11:30
Disponibile in VOD per Samuel Goldwyn Films, in contemporanea con l'uscita nelle sale statunitensi.
Wim Wenders torna con il nuovo film Submergence, tratto dal romanzo omonimo di J. M. Ledgard e presentato al Toronto International Film Festival. Nelle sequenze iniziali, il regista tedesco ci introduce nel magico regno dei fondali blu, osservati da Danielle Flinders (Alicia Vikander).
Lei è un'appassionata scienziata, una bio-matematica, della natura. Lui (James McAvoy) è un agente segreto sotto la copertura di esperto marittimo: sospettoso, è abituato a guardarsi le spalle. Si incontrano, ospiti dello stesso albergo. Danielle sta facendo una passeggiata, lo scozzese James Moorse l'allenamento quotidiano. S'innamorano, ma devono partire per le rispettive missioni.
Quando James non la contatta più, Danielle ignora che l'uomo è finito prigioniero in Somalia, nelle mani di un gruppo di estremisti.
Submergence
non è stato particolarmente amato negli Stati Uniti. Dal maestro,
gli americani si aspettano di più. Del film non hanno convinto le
strategie adottate dietro la macchina da presa.
Inoltre,
gli attori sono perfetti sulla carta, ma finiscono per risultare
protagonisti patinati e distanti, incapaci di creare empatia con lo
spettatore. I dialoghi, durante la loro conoscenza, suonano
pretenziosi.
Curiosamente,
se da una parte il personaggio interpretato da McAvoy è meglio
caratterizzato, il contesto di agente segreto, con un certo richiamo
ai film di 007, appare artificioso. E viceversa: il mondo di Danielle
è più interessante, ma è una donna intellettualmente (troppo)
sofisticata, sembra uscita da un film francese.
Il tema del
terrorismo si incornicia di malavoglia con la trama romance.
In
Submergence, diversamente da tante altre sue opere, Wenders non
raggiunge l'equilibrio tra i due modi di intendere il cinema. L'amore
per il cinema americano, questa volta, non confluisce nella sua Weltanschauung di europeo.
Detto
questo, Submergence rimane un buon film.
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