Recensione film Il ragazzo più felice del mondo di Gipi

Cinema / Recensione - 08 November 2018 13:45

In sala dall'8 novembre.

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Justin Bieber - video

A tratti surreale, scomposto e umoristico: sono gli ingredienti de Il ragazzo più felice del mondo, la nuova commedia di Gian Alfonso Pacinotti, Gipi nell'arte fumettistica. Tra sentimenti, provocazioni, relazioni esasperate, logiche di mercato e folle burocrazia, da spettatori, assistiamo al divenire del film, tratto da una storia vera.

Film Il ragazzo più felice del mondo

Nelle pieghe del divenire, scorgiamo anche un certo desiderio di raccontare qualcosa del panorama odierno del mondo del fumetto che, in Italia, meriterebbe, senz'altro, più attenzione da parte dell'editoria. E poi c'è l'urgenza di raccontare storie: “Spesso ho pensato al primo uomo che ha voluto disegnare. Il primo uomo delle caverne che non ha saputo, o potuto, accontentarsi della realtà dando così origine, secondo me, con il suo gesto, alla disperazione condizione dell'uomo moderno”, riflette Pacinotti.


La vita di Adelo

La scena d'apertura è un esilarante pitch che Gipi propone al produttore Domenico Procacci. L'idea è quella di realizzare La vita di Adele nella versione maschile, senza neanche girarci troppo sulla scelta del titolo: La vita di Adelo, come una gioiosa festa di sensi espliciti per il grande schermo.

La trama, tratta da una storia vera

Scartato il progetto, Gipi si imbatte in un fan particolare. Da vent'anni manda la stessa lettera, scritta a mano, a diversi fumettisti italiani. Il ragazzo misterioso ha sempre 15 anni, la sua richiesta sempre quella di uno schizzo autografato.
La vicenda di questo fan sarà, dunque, il soggetto del film. La missione, quella di renderlo il ragazzo più felice del mondo.

Prodotto da Fandango, il film è stata presentato nella scorsa edizione del Festival di Venezia, in concorso nella sezione Sconfini.
Nel cast, tra i protagonisti, anche Davide Barbafiera, Gero Arnone, Francesco Daniele.

© Riproduzione riservata



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