Recensione film Il frutto della tarda estate di Erige Sehiri
Il frutto della tarda estate, al cinema
Il frutto della tarda estate, titolo internazionale Under the Fig Trees, al cinema. Il film di Erige Sehiri è ambientato durante una giornata di fine estate in un frutteto nel Nord-Ovest della Tunisia. Un gruppo di lavoratrici, qualche ragazzo tra loro, comincia la giornata lavorativa. Durante la raccolta dei fichi, frutto sensuale e delicato da maneggiare, le ragazze si confidano i propri sogni tra opportunità e aspettative di vita - sono il ritratto di una generazione moderna in conflitto con la mentalità degli anziani.
La sceneggiatura è a cura di Erige Sehiri, Ghalya Lacroix e Peggy Hamann.
Il frutto della tarda estate, la regista
Erige Sehiri, regista e produttrice franco-tunisina, ha realizzato nel 2018 il documentario di successo Railway Men. Il frutto della tarda estate è il suo primo lungometraggio che si è aggiudicato diversi riconoscimenti alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia - selezionato per la Quinzaine des Réalisateurs a Cannes 2022 e in corsa per l'Oscar nella categoria Miglior Film Internazionale per il 2023.
Sehiri ha scelto di lavorare con un cast di attori non professionisti, senza un copione tradizionale - il film raggiunge una dimensione emotiva d'impatto.
Il frutto della tarda estate, la recensione del film
Sotto l'ombra del frutteto secolare, le ragazze seducono, scherzano, litigano. Chi sogna il matrimonio, chi l'indipendenza, chi un futuro lontano dalla prospettiva del lavoro sottopagato nei campi. Le giovani protagoniste sono social e curiose del mondo, come ogni ragazza della loro età. Il frutteto finisce per identificare uno spazio senza tempo, "dove accadono molto cose, la tragedia è dietro l'angolo e non ti puoi fidare di nessuno".
Le donne anziane sorvegliano bonariamente accompagnate dai ricordi di gioventù, anche loro sono state innamorate.
Nel racconto corale femminile, c'è spazio per il punto di vista maschile: chi desidera vivere la sessualità liberamente, chi affronta il trauma della perdita dei genitori in conflitto con lo zio per la terra.
Durante la pausa, i giovani abitano spazi separati dagli anziani, facendo gruppo e trovando momenti di spensieratezza. Alla fine della giornata lavorativa, superato il momento conflittuale della paga, le ragazze smettono gli abiti lavorativi e si truccano. Di ritorno a casa, cantano una canzone popolare tunisina, conquistando il centro della scena, tra l'imbarazzo divertito dei presenti: le discussioni sono dimenticate, l'identità di giovani donne riappropriata.
Il frutto della tarda estate, uscita nelle sale
Il film esce nelle sale italiane il 23 marzo 2023.
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