Recensione film Doppio amore, il thriller erotico amato dalla critica statunitense

Cinema / Recensione - 16 April 2018 08:00

Liberamente ispirato a Lives of the Twins della prolifica scrittrice Joyce Carol Oates, in sala dal 19 aprile.

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Film Johnny English colpisce ancora

Doppio amore (L'amant double) è il thriller erotico d'autore, selezionato allo scorso festival di Cannes e molto amato dalla critica statunitense. L'autore è François Ozon, noto al pubblico per titoli come 8 donne e un mistero (2002), Swimming pool (2003) e Potiche (2010). 

Film Doppio amore


In Doppio amore, il regista parigino racconta il tema del doppio nel contesto di una storia di depressione patologica. Le performance erotiche sono intese come terapia: dalla teoria alla pratica, per liberare un caso di isteria dalle repressioni sessuali. La tematica del 
doppelgänger prende forma con la presenza di due gemelli, anzi di due coppie di gemelli (la trama è curiosamente a prova di spoiler).

Il finale lascerà lo spettatore disorientato. Ozon ha confezionato una pellicola sofisticata lungo disseminate citazioni cinematografiche e un sapiente linguaggio per immagini. Tuttavia, dopo averlo reso il vero protagonista del film, rimette il voyeur all'angolo.


Chloè (Marine Vacth) ha un grave malessere nello stomaco, il secondo cervello del corpo umano. Accetta di andare in psicoterapia dal dottor Paul Mayer (Jérémie Renier). La donna ha venticinque anni, vive sola in compagnia un gatto. Dopo aver guadagnato un discreto gruzzoletto di soldi come modella, è in cerca di un altro lavoro. Teme di non essere capace di amare, racconta allo psicologo. I suoi sogni perversi svelano una personalità problematica.

Il rapporto tra paziente e medico viene interrotto quando Chloè e Paul decidono di andare a vivere insieme. La donna trova in quel medico equilibrato e amorevole, “la sua medicina”. O forse no. Trovato un impiego nello staff di sorveglianza al museo contemporaneo del Palais de Tokyo, nella sua vita entra in scena il fratello gemello di Paul, Luis Delor (c'è un segreto famigliare dietro i diversi cognomi?): una natura brutale e spiccia, l'antidoto a una supposta frigidità di Chloè. Anche Luis è uno psicoterapeuta.
I due gemelli non si incrociano da anni.

La personalità compulsiva della protagonista si specchia anche in dettagli scenici ricorrenti come le scale a chiocciola e le orchidee. Diversi gatti, una vicina inquietante e Jacqueline Bisset nel ruolo doppio (o sdoppiato) di madre completano il cast.

© Riproduzione riservata



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