Recensione del film The Bye Bye Man

Cinema / Recensione - 19 April 2017 07:30

"The Bye Bye Man" è il film horror di Stacy Title tratto da un racconto.

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Film Figli - video

The Bye Bye Man è il film horror di Stacy Title con Douglas Smith, Lucien Laviscount, Cressida Bonas, Doug Jones e Michael Trucco.

Nel 1969 Larry attiva in macchina davanti a casa di una donna, la chiama, lei esce e poi rientra: lui prende un fucile e le spara. Poi fa lo stesso con i vicini di casa, mentre chiede continuamente: “qualcuno ha detto il nome?”.

Da questo evento prende avvio il film, tratto dal racconto "The Bridge to Body Island” (2005) di Robert Damon Schneck.

Nel periodo attuale vediamo Elliot (Douglas Smith), la sua ragazza Sasha (Cressida Bonas) e il migliore amico John (Lucien Laviscount) che si trasferiscono in una casa fuori dal campus non lontano dal loro college. Sasha comincia ad avere uno strano colpo di tosse, Elliot in un comodino trova delle monete che riappaiono continuamente.

Da qui si comprende come il film segua l’aspetto soprannaturale per innestare quello orrorifico, sulla scia di pellicole recenti come “The Boy”, “Incarnate”. Ma ancora lontano è il timore rivelato in “Babadook” (2015), che può essere considerato lo spartiacque per un genere che risente di una mole di assemblaggi simili. In “Babadook” una madre chele spiegazioni al figlio che crede di vedere un demone, fino alla rivelazione finale: una trama semplice e credibile, che ha ottenuto consenso di pubblico e critica.

In “The Bye Bye Man” si procede poi con una rivelazione che fa retrocedere l’azione: in quell’anno 1969 un adolescente uccise la sua famiglia e confessò ad un giornalista che a ordinargli il gesto fu The Bye Bye Men, un demone: lo stesso giornalista divenne poi il tiratore che uccise diverse persone che erano a conoscenza del nome “The Bye Bye Man”, e si suicidò ingerendo del detersivo.

Elliot così fa visita alla vedova del giornalista, che rivela che la maledizione provoca follia, allucinazioni. L'unico modo per evitarle è non pensare al nome o parlare di “The Bye Bye Man”.

Complicato è definire dei gesti violenti in base a delle allucinazioni che a loro volta sono causate da un evento soprannaturale: in questo caso l’idea iniziale del plot poteva essere sviluppata in maniera più meno inverosimile. L’origine del soggetto del film essendo un racconto vive di una materia letteraria che si presta meglio a queste suggestioni, e che trasposte visivamente esigono un appiglio narrativo più valido. “Non dirlo, non pensarlo” sono frasi troppo generiche per motivare la prosecuzione di una sceneggiatura horror.

Lo stesso scrittore Schneck è specializzato in racconti di fenomeni anomali e curiosità storiche: “The President's Vampire” è il libro in cui è contenuto “ The Bye Bye Man”. “Mrs. Wakeman vs. The Antichrist” è una collezione di racconti strani sulla storia americana. Stacy Title è già regista del film animato “Hood of Horror” (2006), in cui un uomo accetta di vendere la sua anima a un demone di nome; “Let the Devil Wear Black” (1999) in cui uno studente laureato con una malattia mentale cerca di scoprire chi abbia assassinato il padre. Il regista è quindi abile nell’alternare i piani della suspense, anche se poi confluiscono in uno sviluppo grottesco.

© Riproduzione riservata



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