Recensione film Darkest Minds, dal bestseller di Alexandra Bracken
Cinema / Recensione - 14 August 2018 08:00
In sala dal 14 agosto, per la regia di Jennifer Yuh Nelson.
Darkest Minds (The Darkest Minds, il titolo originale), diretto da Jennifer Yuh Nelson, è uno sci fi adolescenziale ambientato in un futuro (prossimo) distopico, dove una misteriosa epidemia ha colpito e ucciso i bambini. Quelli sopravvissuti, hanno sviluppato dei superpoteri e sono tenuti segregati dal governo in campi da lavoro.
Superpoteri. I bambini sono classificati in base all'abilità potenziata, distinti secondo colore e pericolosità: i verdi hanno uno straordinario quoziente intellettivo, i blu possiedono capacità telecinetiche, i gold controllano l'elettricità e sono considerati potenzialmente pericolosi, i rossi riescono a generare e gestire il fuoco. Ma in cima alla scala, ci sono gli arancioni, in grado di possedere la mente degli umani: soppressi, appena identificati.
Trama.
Ruby (Amandla Stenberg) compie dieci anni. All'indomani del
compleanno, viene cacciata di casa dalla madre che, improvvisamente,
non la riconosce come figlia. Catturata dall'esercito, viene condotta
nel campo lavoro. Qui, grazie alla facoltà di leggere nella mente,
comprende le intenzioni del medico, il quale ha scoperto la
classificazione della bambina. Ruby riesce a sopravvivere nel campo
come una verde, la specie meno pericolosa, per qualche tempo.
Smascherata da un test, viene salvata da una dottoressa (Mandy Moore)
che fa parte di un'associazione anti-governativa. Tuttavia, la donna
ignora che, tra i suoi collaboratori, si nascondono degli infiltrati.
Ruby, costretta ad allontanarsi, viene adottata da un gruppo di
fuggitivi, formato da Liam (Harris Dickinson), Chubs (Skylan Brooks) e Zu (Miya Cech), rispettivamente un blu (di cui
s'innamora), un verde e un'adorabile gold.
In sella a un furgone, i
ragazzi sono in viaggio verso un villaggio protetto, popolato da
adolescenti post epidemia, come loro.
L'idilliaco villaggio si
rivela una struttura con regole severe. Clancy (Patrick Gibson) ne è
il capo. Clancy è il figlio maledetto del presidente del governo,
condivide lo stesso potere di Ruby: lui e la protagonista sono gli
unici arancioni sopravvissuti nel mondo. Le cose si complicano.
Il finale. Senza svelare il colpo di scena finale, o il motivo per cui i genitori improvvisamente non riconoscono la figlia, la sequenza rimanda al plot di Hunger Games con Ruby che giura fedeltà alla “Children's League”.
Dal libro al film. Darkest Minds è la trasposizione cinematografica dell'omonimo libro di Alexandra Bracken, autrice bestseller del New York Times. Il primo romanzo viene pubblicato nel 2012 da Disney Hyperion. Nel 2013 e nel 2014 escono anche i due sequel che completano la trilogia letteraria: nel secondo capitolo, Ruby cercherà di indagare sull'origine dell'epidemia, mentre nel terzo libro dovrà sconfiggere Clancy.
Critica e box office. Se i libri di Bracken hanno avuto successo, il film è stato bocciato da esperti e pubblico in sala. Ad oggi, non si hanno notizie riguardo al sequel cinematografico. Eppure, Darkest Minds avrebbe meritato qualcosa di più.
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